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Annone Veneto, USB in piazza contro gli speculatori dell'accoglienza: reintegrare i 17 richiedenti asilo

Nazionale -

Giovedì 6 settembre i 17 richiedenti asilo ospitati nel CAS di Annone Veneto gestito dalla Codess FVG hanno ricevuto la revoca delle misure di accoglienza a firma del vice prefetto vicario di Venezia Sebastiano Cento.

La motivazione sarebbe il rifiuto di firmare il foglio presenze.

Ora il problema è che invece tutti i richiedenti asilo sostengono di aver sempre firmato il foglio presenze, e di essersi invece rifiutati di firmare la ricevuta del buono acquisto di 5 euro che dovrebbe servire ad acquistare cibo e prodotti per l'igiene.

Non lo hanno fatto semplicemente perché nessun negozio di Annone Veneto accetta quel tipo di buono acquisto.

I buoni acquisto inesigibili non sono però l'unico problema del CAS di Annone. Dal 1° luglio, e cioè da quando la Codess FVG è subentrata alla CSSA, i problemi si sommano ai problemi.

Tutti gli ospiti hanno il permesso di soggiorno scaduto, ma la Codess FVG in due mesi non ha trovato il tempo per accompagnarli alla questura di Marghera per il rinnovo;

Assieme ai permessi sono scadute anche le tessere sanitarie creando difficoltà ai medici di famiglia che seguono i richiedenti asilo, alcuni dei quali con gravi e certificate patologie, ma neppure questo ha convinto la Codess FVG a darsi da fare.

Sono stati drasticamente ridotte la forniture dei kit per l'igiene personale, per la pulizia delle stoviglie, del vestiario e della casa.
Il ridicolo è che gli operatori della Codess FVG hanno insistito perché i rifugiati comprassero ciò che mancava con i famigerati buoni acquisto inesigibili!

Non è comprensibile perché la Prefettura di Venezia non vigili sugli appalti e rimaga sempre e comunque sorda alle proteste dei richiedenti asilo.

Bastava poco per capire l'imbroglio dei buoni d'acquisto, bastava andare dai negozianti di Annone. Lo abbiamo fatto noi il 7 settembre: il buono non è accettato dal panificio Prosdocimo, né dal negozio di prodotti per l'igiene Caddy's, e neppure dai 3 supermercati presenti ad Annone In's, Crai e Di più. Cioè da nessun negozio di Annone Veneto.

La Prefettura invece non ha fatto questo banale controllo.

Per questo chiediamo una verifica attenta dell'operato della Codess FVG e il reintegro nell'ospitalità di tutti i richiedenti asilo.

Abbiamo comunque dato mandato ad uno studio legale perché patrocini i ricorsi al  TAR contro queste revoche che giudichiamo del tutto ingiuste e immeritate.

Sabato mattina, 8 settembre saremo un piazza ad Annone Veneto con un presidio di solidarietà alla lotta dei richiedenti asilo.

UNIONE SINDACALE DI BASE - PADOVA