RICERCA: DAL MINISTRO MARTINA TIMIDE APERTURE SU STABILIZZAZIONE PRECARI CREA.
USB: serve iniziativa politica che stanzi le risorse necessarie, come già fatto per ISS e ISTAT.
Giudichiamo ancora troppo timide le aperture annunciate nell'incontro di ieri sul precariato al CREA dal Ministro Martina - dichiara Claudio Argentini responsabile di USB PI Ricerca - vogliamo essere ancora cauti perché siamo in una fase estremamente preliminare, ma è chiaro che ci aspettiamo molto di più di quanto portato ieri al tavolo.
Purtroppo anche al CREA così come in molti enti di ricerca, il combinato disposto della riforma Madia e della norma transitoria di stabilizzazione inserita nel testo unico del pubblico impiego avrà effetti decisamente insufficienti rispetto alla massa dei precari - continua Argentini -.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo servono principalmente le risorse per stabilizzare precari che fino ad oggi sono stati pagati con i fondi di ricerca - evidenzia il dirigente USB - oltre ad un aggiustamento della norma che vada verso l'inclusione di tutte le tipologie di precariato.
In buona sostanza serve un'iniziativa politica sulla scorta di quanto fatto per ISS e ISTAT dove si sono affrontate le situazioni di precariato sulla base delle peculiarità dei singoli enti, partendo dallo stanziamento delle risorse necessarie a stabilizzare tutti i precari. Se il Ministro Martina si impegnerà in questo senso vorrà dire che siamo sulla strada giusta, altrimenti - conclude Argentini - non si sta agendo né per il riconoscimenti del diritto dei precari e neanche nell'interesse dell'ente. In quest'ultimo caso la risposta dei precari e di USB non si farà attendere.