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Sciopero Tpl, Usb: a Roma fermi metro e 90% bus, adesioni altissime in tutta Italia

Nazionale -

Le lavoratrici e i lavoratori autoferrotranvieri incrociano oggi le braccia in tutte le città del paese. Lo fanno per difendere il diritto dell'esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali, contro la politica delle privatizzazioni, le norme per la riorganizzazione dei Servizi Pubblici Locali (SPL) e delle aziende partecipate che prevedono fusioni, chiusure/ liquidazioni, con un esubero di personale previsto di oltre 300.000 lavoratori, prevedendo l’applicazione anche ai dipendenti delle partecipate le norme relative agli ammortizzatori sociali, così come ridisegnati dal Jobs Act, insieme alle regole sulle crisi d’impresa e legge fallimentare, con una parificazione alle società private; contesto nel quale si inserisce l'abrogazione del Regio Decreto 148/31 per il settore del Trasporto Pubblico Locale;
Ecco il quadro della giornata di lotta e di protesta.
A Roma chiuse tutte linee metropolitane così come la Roma-Lido; oltre il 90% delle linee su gomma è rientrata nei depositi.
Altissima l'adesione nella città di Napoli dove le tre linee funicolari della ANM sono ferme così come la linea 1; chiuse la linea Cumana  e la Circumflegrea di EAV, adesione allo sciopero di oltre il 70% dei lavoratori ATC che gestisce i collegamenti per l'isola di Capri. Il servizio su gomma entrerà in sciopero nella fascia oraria pomeridiana a partire dalle ore 13,00.
E’ di circa il 70% l’adesione nel servizio urbano di Modena, Reggio e Piacenza.
Alla SAD di Bolzano oltre il 60% dei lavoratori hanno aderito allo sciopero con il 100% negli impianti di Egna e Monte San Pietro; rilevanti adesioni alla Trentino Trasporti, con ricadute sul servizio della ferrovia Trento-Malè e della Trento-Bassano.
Ampie le adesioni in tutte le maggiori città, dove lo sciopero si sta svolgendo in fasce orarie diversificate con percentuali destinate a crescere nei turni serali che coinvolgeranno anche i lavoratori della Lombardia, Umbria, Toscana.

Gli autoferrotranvieri, in queste ore, stanno di nuovo dimostrando la loro strordinaria volontà di non cedere il passo a chi sta aggredendo il mondo del lavoro: non hanno alcuna intenzione di restare a guardare e non saranno certo le minacce di norme sempre più stringenti sul diritto all'esercizio di sciopero ad intimorirli.

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