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Leroy Merlin, USB: false registrazioni per infangare la lotta al caporalato dei nostri delegati, un gesto mafioso subito denunciato

Nazionale -

Sta girando in facebook, in un profilo clonato, un file audio nel quale si sente la registrazione della voce di un delegato USB di Leroy Merlin al quale viene imputata dall'anonimo commentatore una richiesta di denaro per far assumere a tempo indeterminato il figlio di un collega.

Il testo che è possibile ascoltare è assolutamente confuso nel merito, senza un filo logico, frutto del cattivo assemblaggio di almeno tre o quattro spezzoni di registrazioni raccolte in luoghi e contesti diversi.

Si tratta di un falso! Frutto di un atto vile, di stampo malavitoso, che rappresenta il tentativo di diffamare a scopo ritorsivo da parte di chi in Leroy Merlin è stato cacciato poiché è venuta a galla la montagna di illegalità che ha addirittura fatto finire in galera il presidente del consorzio che gestiva i servizi logistici nel magazzino di C.S.Giovanni e altri 6 dirigenti a lui legati.

La lotta al caporalato e alle cooperative farlocche che in quel sito hanno evaso tasse e rubato contributi e TFR ai lavoratori è stata ed è un impegno che USB ha condotto e conduce con determinazione e coraggio, sfidando i caporali, i demansionamenti, i trasferimenti punitivi, i licenziamenti, le decine di contestazioni e sanzioni disciplinari, le aggressioni fisiche e financo le minacce ai familiari.

Il delegato preso di mira in questo caso è stato allontanato dal lavoro per oltre un mese e mezzo con una pretestuosa sospensione disciplinare al fine di impedirgli il contatto coi colleghi in una fase delicata della vertenza.

Sappiano i caporali che tutta USB, delegati e iscritti, non si fermeranno sino al raggiungimento del risultato di un vero cambiamento in quel posto di lavoro, sino a che non saranno riconosciuti i diritti sino ad ora negati, sino a che non sarà superata la condizione di precarietà nei contratti, sino a che non verranno riconosciute le professionalità esistenti, sino a che malattia ed infortunio non verranno pagate al 100% senza deroghe, sino a che non verrà erogato un buono pasto dignitoso, sino a che non saranno debellati gli atteggiamenti arroganti e ricattatori dei capetti.

Tentano di infangare USB e il suo modo coerente di fare sindacato, sempre dalla parte dei lavoratori, mai amici dei datori di lavoro come verificabile in tutti i magazzini e i luoghi della logistica del nostro paese.

Siamo consapevoli della durezza e delle difficoltà del nostro cammino, ma siamo ben decisi a percorrerlo fino in fondo e senza sconti per nessuno; per intanto gli autori del gesto diffamatorio e vigliacco verranno denunciati nella giornata di domani (13/10/2018) alle autorità di polizia postale.


USB LAVORO PRIVATO – SETTORE LOGISTICA