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RICERCA: OLTRE 500 PRECARI MANIFESTANO DAVANTI ALL'ISS

Confermato per il 5 dicembre lo sciopero della Ricerca contro tutte le forme di precarietà

Roma -

Oltre 500 lavoratori hanno manifestato questa mattina a Roma con l’USI RdB Ricerca davanti all’Istituto Superiore di Sanità ottenendo un incontro con il Prof. Garaci, componente della commissione nominata dal Ministro Brunetta e Presidente del Comitato di Settore degli Enti di Ricerca .

 

“Al professor Garaci abbiamo presentato una piattaforma chiara”, riferisce  Claudio Argentini della Segreteria Nazionale dell’USI RdB Ricerca. “Oltre alla prosecuzione del processo di stabilizzazione dei 2000 contrattisti a Tempo Determinato, ottenuta grazie alla lotta di USI RdB Ricerca, abbiamo chiesto l’immediata conversione a Tempo Determinato di tutti i Co.co.co, gli assegnisti di ricerca, i borsisti e gli esternalizzati, ed un piano assunzioni straordinario da attuarsi attraverso la valutazione prevista dall’articolo 5 del CCNL. Tutto questo personale di altissima professionalità (circa 10000 unità), insieme a circa 4000 a Tempo Determinato non inseriti nella stabilizzazione, rappresenta una risorsa indispensabile per la Ricerca Pubblica italiana che non può andare perduta”.

 

“Finora il governo e gli Enti di ricerca hanno risposto con piccoli miglioramenti che riguardano 1 precario su 7 – prosegue Argentini -  ma adesso gli Enti devono fare un passo in avanti: va abolito il lavoro nero che si cela dietro ai contratti atipici e bisogna passare ad un piano assunzioni graduale ma generale. Non accetteremo concorsi clientelari né il mantenimento dello stato attuale di precarietà che pervade gli Enti pubblici di ricerca”, conclude il dirigente USI RdB.

 

A causa dell’incompletezza delle norme sinora predisposte e dell’inerzia degli Enti di Ricerca, l’USI RdB conferma lo sciopero del 5 dicembre, l’unico sciopero la cui piattaforma è totalmente imperniata sul precariato.