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Argomento:

RICERCA: USI RDB FIRMA IL QUADRIENNIO NORMATIVO DEL 2006-2009 E IL BIENNIO ECONOMICO 2006-2007 DEL CCNL EPR

NON FIRMA INVECE IL BIENNIO 2008-2009

Roma -

Dopo più di 54 mesi dalla scadenza, oggi le Organizzazioni Sindacali rappresentative del comparto, tra cui USI RdB Ricerca, sono chiamate a firmare il Contratto Nazionale degli Enti Pubblici di Ricerca.

 

“Le consultazioni e le assemblee dei lavoratori della ricerca ci hanno dato mandato di firmare il Contratto Nazionale degli Enti Pubblici di Ricerca, quadriennio normativo 2006-2009 e primo biennio economico 2006-2007”, dichiara Cristiano Fiorentini della Direzione Nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego. “Un contratto che dal punto di vista economico è totalmente insoddisfacente, a causa degli accordi del 1993 e della falsa inflazione, sempre combattuti dalla nostra organizzazione, ma che a nostro avviso contiene alcune norme su sottoinquadramento, tempo determinato e figura giuridica del ricercatore che riteniamo importanti ed in controtendenza rispetto alla stessa legge 133. Inoltre determina la possibilità di far entrare nel comparto un ente importante come dell’Enea, i cui lavoratori, a causa dei precedenti accordi separati determinati da CGIL, CISL e UIL, hanno salari più bassi e norme peggiori.”

 

“Come RdB-CUB P.I. ed USI RdB Ricerca – continua Fiorentini - abbiamo invece il mandato dei lavoratori a non firmare il secondo biennio, per il quale è importante sottolineare che i firmatari non rappresentano la maggioranza nel comparto, e riteniamo tutto ciò grave anche perché di fatto CISL, UIL ed ANPRI determineranno attraverso questo accordo l’applicazione della legge 133 e la conseguente riduzione dei fondi del salario accessorio, parte irrinunciabile del salari di questo personale altamente professionale”.

 

Conclude il dirigente RdB-CUB: “La firma del secondo biennio è in diretta correlazione con le proposte del Ministro Brunetta sull’ulteriore riforma in peggio del salario accessorio. La nostra Organizzazione sta preparando le azioni per contrastare le applicazioni di questa norma nefasta sia negli Enti che a livello nazionale”.