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SETTORE ALBERGHIERO: VINTA LA CAUSA DEI LAVORATORI LICENZIATI DALL'HOTEL ROYAL CARLTON

RDB, SI POSSONO CONTRASTARE LE PROCEDURE DI ESTERNALIZZAZIONE

Roma -

Il Tribunale del Lavoro di Bologna ha ordinato il reintegro dei 24 lavoratori licenziati dall' Hotel Royal Carlton, appartenente al Gruppo Monrif, i quali avevano presentato ricorso tramite le RdB, ed ha inoltre condannato la proprietà al pagamento delle spese legali.

 

Questi lavoratori erano stati licenziati in quanto non avevano accettato di essere esternalizzati tramite appalto, attraverso agenzie di servizio (Manutencoop e Gesconet), come avrebbe voluto l'azienda in base all’ipotesi di accordo siglata tra ASCOM Confcommercio, EGA, CGIL e CISL, ipotesi ripetutamente respinta dai lavoratori in diverse assemblee e referendum.

Contro questa esternalizzazione i lavoratori hanno dato inoltre vita, per sei mesi, ad una mobilitazione fatta di scioperi, manifestazioni, presidi e occupazioni all'Ascom-Confcommercio.

 

“L’espulsione e la trasformazione dei posti di lavoro stabili in appalti è la ricetta principale del cosiddetto ammodernamento portata avanti dalla Federalberghi”, commenta  Luigi Marinelli, del Coordinamento Nazionale RdB. “In realtà si sta di speculando sulla crisi, ricattando i lavoratori, esternalizzando posti di lavoro alle agenzie e coop in appalto, e licenziando i lavoratori stabili”.

 

“Questa sentenza, insieme alla forte determinazione espressa dai lavoratori organizzati dalla RdB – aggiunge Marinelli - è un importante precedente per estendere il contrasto ai processi di precarizzazione selvaggia del settore alberghiero e non solo. Dimostra inoltre quanto sia indispensabile contrastare la gravissima proposta di legge, il Dpl collegato al lavoro, che nei prossimi giorni e nel silenzio più totale approderà in ultima lettura al Senato, in cui si prevede maggiore libertà per le aziende per ricattare e licenziare i lavoratori coinvolti nei processi di esternalizzazione e appalto”, conclude il dirigente RdB.