"PAROLE SANTE" AL QUATTRO FONTANE. LA CUB PRESENTA IL FILM DI ASCANIO CELESTINI SULLA VERTENZA ATESIA
Per proseguire nella lotta contro la precarietà e nella costruzione del sindacato di base
Roma, domenica 2 dicembre - cinema Quattro Fontane
Ore 9.30 proiezione del film, a seguire incontro con l’autore
Partecipano:
Luigi Di Cesare - Consigliere Verdi Comune di Roma
Enrico Luberto – Avvocato del lavoro
Peppe Mariani – Presidente Commissione Lavoro Regione Lazio
Francesco Piccioni – Il Manifesto
Anna Pizzo - Carta
Adriana Spera – Capogruppo PRC Consiglio comunale di Roma
La CUB ha inteso organizzare la proiezione del film di Ascanio Celestini PAROLE SANTE innanzi tutto per rendere omaggio all’impegno dell’autore e del Collettivo Precari Atesia, con la convinzione che la visione di un’opera cinematografica, lucida e appassionata come quella realizzata da Celestini, possa dare un contributo importante alla riflessione sul tema della lotta alla precarietà.
In questi anni le manifestazioni del May Day, le mobilitazioni dei precari del pubblico impiego, quelle dei call centers e dei lavoratori della grande distribuzione, hanno messo in luce il disagio e la voglia di reagire presenti nel mondo del lavoro, che non possono però essere affidati solo alla generosità ed al clamore delle singole lotte.
Le vicende del TFR, tutta la gestione dell’accordo del 23 luglio 2007, la avvenuta santificazione della legge 30, dovrebbero dimostrare, anche a chi non vuole accorgersene, quanto CGIL-CISL-UIL siano sempre più contigui ai poteri forti della società e distanti dai soggetti deboli e sfruttati, e quanto sia ormai indispensabile analizzare a fondo la questione sindacale in relazione ad un progetto di società diversa.
La CUB ritiene che ci sia l’esigenza e l’urgenza di proseguire nella costruzione di un soggetto forte del sindacalismo di base, che sappia dare forza ed unità alle tante spinte presenti nel mondo del lavoro e del non lavoro. Non è un terreno facile, ma non si parte certo da zero: il percorso di compiuto sinora, fino alla grande adesione all’ultimo sciopero generale dello scorso 9 novembre, ce lo sta dimostrando.