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Dalla Fiom Trieste passa a USB: Wärtsilä lo trasferisce a Taranto

Roma -

Il rientro in azienda di Sasha Collauti, già segretario generale della Fiom di Trieste, che insieme alle dimissioni dalla Fiom ha deciso di rientrare in fabbrica rinunciando alle agibilità sindacali, ha evidentemente gettato nel panico la direzione aziendale che, dopo alcuni giorni di tentennamento in cui ha impedito a Collauti di riprendere l’attività lavorativa, oggi gli ha comusicato un ingiustificato trasferimento alla sede di Taranto.

La risposta dei lavoratori della Wärtsilä, la più grande fabbrica metalmeccanica di Trieste, non si è fatta attendere ed è immediatamente partito uno sciopero di solidarietà a Collauti contro un atto brutale ed illegittimo. Contemporaneamente l’USB ha dato vita a un nutrito presidio davanti la fabbrica, mentre lo stesso Collauti si è incatenato ai cancelli dello stabilimento.

Per USB Lavoro Privato si tratta di un atto intollerabile, una sorta di “ritorsione preventiva” nei confronti di un sindacalista combattivo e di una organizzazione sindacale conflittuale e di classe. “L’atto compiuto dall’azienda – dichiara Paolo Sabatini dell’Esecutivo Nazionale- ha i connotati di un’azione di chiaro  stampo antisindacale, contro cui agiremo con tutta la necessaria energia, sia in campo legale che con adeguate iniziative di lotta. E’ del tutto evidente che il passaggio dalla Fiom di Landini all’USB non è gradito a questa azienda, dove l’altro ieri un lavoratore di una ditta appaltatrice ha perso la vita in un gravissimo incidente sul lavoro, immediatamente denunciato dalla nostra struttura aziendale che ha contribuito allo sciopero contro gli infortuni”.

Mentre proseguono presidio e sciopero, USB chiede l’immediato ritiro del trasferimento di Sascha Collauti, oggi dirigente provinciale dell’USB e RSA presso la stessa azienda ed il suo ritorno al lavoro, al suo posto di lavoro, come previsto dalla legge per i lavoratori che terminano il mandato sindacale.

Esecutivo nazionale USB Lavoro Privato