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IL CALDO DÀ ALLA TESTA AL MINISTERO DEI TRASPORTI: USB CONFERMA LO SCIOPERO DEL 26

Roma -

In ambito sociale e sindacale siamo ormai arrivati alla rappresentazione dell'assurdo,  al grottesco per il quale un ministro dei Trasporti prende atto della regolarità di uno sciopero del trasporto pubblico (tra l'altro di sole 4 ore per lunedì 26 giugno), ma chiede di non effettuarlo perché a "soli" dieci giorni da quello precedente del 16 giugno e perché farà piu caldo del solito e la gente che aspetta l'autobus sarà ulteriormente penalizzata.

Al ministro Del Rio diciamo semplicemente:
1. Se uno sciopero é  regolare un invito a non farlo suona come una minaccia preventiva e come annuncio di ordinanza ministeriale di divieto di sciopero. Ma se si tratta di sciopero regolare allora siamo di fronte ad un atto immotivato e autoritario.

2. Se si vuole evitare uno sciopero,  cosa auspicabile per tutti, il ministro dovrebbe adoperarsi per comprendere le ragioni della sciopero e rimuoverne le cause e non per vietare il giusto e costituzionale esercizio di un diritto costituzionale.

3. Il ministro dovrebbe sapere che le lunghe ed estenuanti attese di chi deve prendere un autobus non sono dovute agli scioperi ma al fatto che il trasporto pubblico in Italia non funziona, che il traffico privato costringe i mezzi pubblici a velocità  medie di pochi km all'ora nelle grandi e medie città,  che i km di metropolitana nell'intero paese sono meno di quelli di una singola città  come Parigi o Londra. E dovrebbe anche sapere che le privatizzazioni in atto peggioreranno sostanzialmente questa situazione per tutti i cittadini e per i lavoratori.

Di questo si dovrebbero preoccupare il ministro ed il governo e non di vietare scioperi, regalare i beni comuni ai privati e ridurre di anno in anno i diritti di chi lavora.

Più che difendere aziende e Cgilcisluil questo governo dovrebbe semplicemente tutelare i cittadini e i lavoratori.

Per questo confermiamo lo sciopero del 26 giugno, uno sciopero che va nella direzione della tutela dei cittadini e dei lavoratori.

Unione Sindacale di Base