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USB LANCIA UN APPELLO IN DIFESA DEL DIRITTO DI SCIOPERO. MOLTISSIME ADESIONI DA GIURISTI, POLITICI E SOCIETÀ CIVILE

Roma -

L'Unione Sindacale di Base si mobilita e lancia un appello in difesa del diritto di sciopero dal titolo provocatorio: “È un delitto o un diritto?”. L’appello, che si può firmare su Change.org ed è anche su Usb.it, ha raccolto subito tantissime adesioni. Tra i tanti, Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, i costituzionalisti Gianni Ferrara, Claudio De Fiores e Massimo Villone, il magistrato Giovanni Palombarini, Giorgio Cremaschi di Eurostop, i deputati Roberta Lombardi (M5S), Stefano Fassina (Futuro a Sinistra), la parlamentare europea Eleonora Forenza (PRC), la senatrice Loredana De Petris (Misto), Lidia Menapace, Berto Lorenzoni presidente dell’Anpi Treviso, la presidente del PCI Manuela Palermi, Nicoletta Dosio dei No Tav, Paolo Ferrero di Sinistra Europea, il segretario nazionale del PRC Maurizio Acerbo, Marco Bersani di Attac, Carlo Guglielmi presidente del Forum Diritti Lavoro.
La manovra in corso in Parlamento punta a peggiorare la legge sullo sciopero, trasformando un diritto del lavoratore in una possibilità, limitata e condizionata, affidata alla discrezione dei sindacati “autorizzati” dal potere: Cgil, Cisl, Uil e Ugl, quelli che Sacconi chiamò “collaborazionisti”. Sono infatti le sigle che siedono sempre ai tavoli delle trattative a prescindere dalla loro reale rappresentatività e che dicono sempre sì a governi ed aziende.
Firmando l’appello di Usb su Change.org, si tutelano un diritto costituzionale, la libertà e la democrazia, proprio come il 4 dicembre scorso quando è stato detto NO alla manipolazione della Costituzione italiana.

In allegato il testo dell’appello.

Unione Sindacale di Base