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Appalto AMA alla cooperativa 29 Giugno: o i custodi giudiziari sono incompetenti oppure vogliono chiudere la cooperativa a scapito di centinaia di lavoratori

Nazionale -

Lunedì pomeriggio c'è stato un importante presidio dei lavoratori della cooperativa 29 giugno all'Assessorato all'Ambiente del Comune di Roma. I lavoratori chiedevano un incontro all'Assessore per sollecitare un intervento che assicurasse la continuità lavorativa ai circa 270 lavoratori a fronte del contenzioso sorto tra la stessa 29 Giugno appaltatrice della raccolta differenziata per conto di AMA.
L'appalto scade il 31 ottobre e la 29 Giugno rifiuta il prosieguo del servizio in proroga in attesa della nuova gara di appalto. Va chiaramente sottolineato che per le normative vigenti l'affidatario di un appalto pubblico al momento dell'affidamento si obbliga, pena il non incarico, a proseguire il servizio alle stesse condizioni in attesa della nuova gara.
Nel nostro caso la 29 Giugno, per essa i custodi giudiziari, rifiutano il prosieguo del servizio adducendo ragioni di una sensibile perdita economica nei corrispettivi dell'appalto che AMA retribuisce, ma che sono frutto del loro eccessivo ribasso economico per sbaragliare la concorrenza e aggiudicarsi l'appalto.
Tale eccessivo ribasso economico in sede di aggiudicazione d'appalto ha già comportato per i lavoratori della 29 Giugno un cambiamento di contratto applicato con una perdita netta di circa 300/400 euro pro capite. Senza il prosieguo del servizio in attesa di nuova gara, i lavoratori rischiano dal primo novembre di restare a casa.
Da quanto sta accadendo si evince chiaramente che gli stessi custodi giudiziari o hanno sballato l'offerta economica della gara in buona fede, in questo caso manifestando una profonda incompetenza al riguardo, oppure stanno lavorando alla chiusura della cooperativa loro affidata dalla Procura di Roma. Questo dubbio come USB lo avevamo manifestato sin dall'insediamento degli stessi custodi giudiziari, dal momento che hanno escluso il nostro sindacato da ogni confronto e licenziando di fatto i nosti rappresenanti dei lavoratori con contratto a tempo determinato.
Oltre ai lavoratori e ai loro redditi, con questa sciagurata vicenda messa in atto dai custodi giudiziari della 29 Giugno si mette a repentaglio l'importante servizio della raccolta differenziata in diversi quartieri di Roma, e si appalesa ulteriormente la piaga degli appalti e dei continui contenziosi tra affidatari pubblici e appaltatori.
Dall'incontro con l'assessore è scaturito l'impegno dell'Amministrazione Comunale alla continuità occupazionale per tutti i lavoratori, oltre ad un intervento che verrà portato avanti sulla 29 Giugno affinché riveda la sua posizione, sensibilizzando al riguardo anche la Prefettura di Roma.
Nei prossimi giorni i lavoratori e la USB verificheranno l'attuazione di tali impegni.

Unione Sindacale di Base