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Vigili del Fuoco Precari, la Commissione UE chiede chiarimenti al governo italiano

Catanzaro -

Era il 18 settembre scorso quando l’Unione Sindacale di Base della Calabria del comparto Vigili del Fuoco, con i referenti regionali VV.F. Giancarlo Silipo e Pino Laurenzano, incontrava la parlamentare europea del M5S Laura Ferrara per esporre la contraddizione dello Stato nei confronti di tutti i lavoratori precari VV.F. di tutto il territorio nazionale. La parlamentare europea ha poi provveduto ad interrogare la Commissione europea in merito alla questione, presentando e depositando tutta la documentazione del caso, esattamente il 20 ottobre scorso.


Oggi per USB VV.F. Calabria e per USB tutta del comparto dei Vigili del Fuoco, finalmente è arrivata la risposta che aspettavamo da decenni, considerando che cinque anni la stessa interrogazione presentata da altri non era stata presa in considerazione.


Ora possiamo di conseguenza doppiamente esultare per la risposta che ci è stata data - protocollo E-006579/2017: «La Commissione è al corrente della situazione dei vigili del fuoco volontari in Italia. I vigili del fuoco volontari sono occupati in base a una successione di contratti a tempo determinato che corrispondono ai periodi di richiamo (per un massimo di 160 giorni su 220 all'anno) per svolgere compiti analoghi per natura a quelli dei vigili del fuoco permanenti, sotto la stessa catena di comando […] Questo caso pertanto riguarda la definizione di "lavoratore" ai fini dell'applicazione del diritto dell'Unione. La Commissione invierà alle autorità italiane una richiesta di chiarimento».


Questo altro traguardo è frutto del lavoro instancabile e continuo dell’Unione Sindacale di Base del comparto dei Vigili del Fuoco, accompagnato dal M5S attraverso la parlamentare europea Laura Ferrara. Ancora una volta la nostra  caparbietà ha prodotto un altro tassello da aggiungere al nostro puzzle, aprendo così la strada a scenari finalmente positivi. Oggi siamo fieri di offrirvi un ulteriore assaggio di ciò che produce la forza di volontà, che spinge e muove ogni cosa, anche montagne che sembrano insormontabili.


Ci chiamavano le chiavette USB, ci chiamavano utopici, ci chiamavano venditori di sogni impossibili, e noi abbiamo risposto nell’unica forma che conosciamo: dimostrare il contrario e con le uniche armi a disposizione cioè la trasparenza e la sete di giustizia che ci ha sempre contraddistinto, senza mai chiedere in cambio null’altro che il diritto al lavoro per tutti.  



 
per Il Coordinamento Regionale USB VV.F.
Giancarlo Silipo