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GLS Piacenza, la mobilitazione contro il lavoro nero è proseguita anche dentro gli uffici dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro

Nazionale -

Nell'hub GLS di Piacenza, quello dove hanno ucciso durante uno sciopero il nostro fratello e compagno Abd Elsalam, fanno lavorare in nero i facchini.
Sono stati gli stessi lavoratori irregolari a denunciare questa situazione di illegalità: nessun contratto, niente busta paga, contributi non versati, alcuna forma assicurativa garantita.


Segnalazione rispetto la quale USB ha chiesto immediati chiarimenti a GLS fin da fine novembre con la precisa richiesta di superare ogni forma di irregolarità e provvedere alla immediata stabilizzazione di tutti i lavoratori interessati.
Di fronte al tergiversare dell'azienda, alle risposte opache e dissimulatrici, USB e lavoratori in nero si sono barricati ieri sera dentro l'hub e hanno chiesto l'intervento delle autorità competenti (Polizia e Guardia di Finanza) per sanzionare i comportamenti illeciti.


Questa mattina una nutrita e combattiva delegazione di lavoratori è entrata negli uffici dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro e scandendo lo slogan: “Basta nero! Basta cash!” - che per la logistica è purtroppo divenuto un mantra troppo spesso ripetuto – ha chiesto con forza un incontro con la Direttrice dell'istituto per richiedere l'intervento ispettivo.


Nell'incontro con la direzione e i funzionari USB ha denunciato i fatti richiedendo la pronta attivazione dell'ente per evitare che il procrastinarsi dei tempi potesse consentire l'occultamento della realtà e  per attivare in fretta il percorso di stabilizzazione dei lavoratori dentro Seam srl, il soggetto aggiudicatario dell'appalto di gestione dell'hub.


Nel mondo del lavoro piacentino rimangono alte le percentuali di violazione delle norme; dalle attività ispettive emerge che oltre un'azienda su tre non risulta essere in regola o per scorretto inquadramento della posizione lavorativa o per lavoro nero.


Solo il coraggio dei lavoratori vittime di questa situazione che osano ribellarsi ai ricatti e la loro organizzazione nel sindacato conflittuale è la condizione per battere questo ritorno al passato per rivendicare diritti, dignità e lavoro stabile e sicuro.
#SCHIAVIMAI!

U.S.B. SETTORE LOGISTICA