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Argomento:

Sciopero taxi del 14 dicembre 2017 confermato

Nazionale -

Concluso l’incontro al Ministero, il nostro giudizio era e rimane che le ipotesi presentate sono IRRICEVIBILI.


Il Vice Ministro, infatti:


 Ha confermato la scelta di un bacino operativo REGIONALE che demanda appunto alle Regioni e non più ai Comuni l’operatività del Noleggio con Conducente, con rimessa nella Regione.
 Per quello che attiene il rientro in rimessa per gli NCC, ha specificato che questo avverrà a termine della giornata lavorativa e ha demandato ad un successivo passaggio la definizione del foglio di servizio; specificando che, comunque, si dovrà definire un intervallo di tempo minimo, da quantificare e normare in una seconda fase, tra due corse consecutive.
 Sulle piattaforme tecnologiche ha ribadito l’orientamento di inquadrarle e normale, raccogliendo in cambio qualche obolo (titolo oneroso), ma anche di permettere a chiunque (non soltanto ai soggetti inquadrati nella Legge 21/92) di svolgere attività d’intermediazione.
 Sul divieto di esclusività ovvero sulla concorrenza che tassisti e noleggiatori si danno all’interno delle strutture, si è riservato di approfondire l’argomento con il MISE sull’interpretazione (per i tassisti) del Codice Civile.


In buona sostanza è apparso inequivocabile come, anche in questa occasione, il Governo abbia manifestato chiara l’intenzione di proseguire nell’intento di scardinare l’attuale impianto normativo.
Un’altra liberalizzazione selvaggia che andrà a creare un mostro, non più INTEGRATIVO e COMPLEMENTARE dei servizi Pubblici di Trasporto Locale, ma unicamente rincorrente una mera prospettiva economica, abbandonando per sempre la possibilità di risposta alla domanda di mobilità che motivava il rilascio delle autorizzazioni su un determinato territorio; oltre a ciò che ne consegue per i tassisti in termini di concorrenza sleale.


Non riusciamo a comprendere le motivazioni che hanno convinto altre Organizzazioni Sindacali, che fino a ieri “sputavano veleno” su una scelta di questo tipo, a differire il FERMO NAZIONALE; alcune delle quali, tra l’altro, a Napoli avevano paventato l’ipotesi di non partecipare nemmeno all’incontro di ieri.


Una scelta che, fatta nei termini confusionari e approssimativi con la quale sta maturando, a meno di 24 ore dall’inizio dello sciopero, ha sempre più il sapore del boicottaggio.


Non si capisce bene neanche quali siano le sigle che differiscano la data della protesta, a quando la differiscano, quali sono le sigle che non l’hanno dichiarato e quali lo ritirino; il tutto senza nulla di concreto in mano, se non le solite parole di un Governo sulla cui affidabilità i tassisti hanno ormai poco da imparare.


Da parte nostra diciamo che abbiamo ricevuto un mandato chiaro prima di sederci a questi (tanti) tavoli: i principi stabiliti dalla LEGGE 21/92 non si toccano, a quel mandato continuiamo ad attenerci, a questa controparte “regali di fine anno” non ne facciamo, magari per ricevere poi, un “tocco di carbone” con una nuova proroga nel MILLEPROROGHE, pertanto invitiamo la CATEGORIA a mantenere la giusta COERENZA e DETERMINAZIONE.
SCIOPERO ERA e SCIOPERO SARA’


USB Settore Taxi