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Alitalia, i colpi di scena sulla svendita e il tempo sottratto al rilancio

Nazionale -

Per chi rappresenta i lavoratori Alitalia, rincorrere l'infinita ridda di voci e indiscrezioni stampa, la troppo lunga sequela di dichiarazioni, in particolare del ministro Calenda, e i colpi di scena su proposte e controproposte che si accavallano da mesi non è un compito facile.

L'arrivo di altre proposte da parte di grandi gruppi come Air France e Delta, che si aggiungono a quelle di Easyjet e Cerberus, confermano l'enorme interesse che Alitalia suscita specialmente se offerta a prezzi di saldo come sta tentando di fare in tutti i modi questo Governo.

Dall'altra parte, la lettera di Lufthansa che sarebbe stata recapitata ieri al ministro Calenda, con la richiesta di operare preventivamente migliaia di licenziamenti prima di presentare l'offerta, chiarisce l'ovvietà nota a tutti di come i Grandi non vengano qui certo a investire e creare occupazione, piuttosto a prendersi il mercato che gli interessa.

Emerge in modo sempre più netto che questa è una partita dove si gioca la spartizione di uno dei maggiori mercati in Europa da parte dei grandi gruppi continentali, nonché il futuro politico dei Ministri dell'attuale governo alla vigilia della tornata elettorale.
Una specie di congresso di Vienna due secoli dopo, dove si parla di tutto fuorché di quale sia il reale interesse nazionale, dei suoi cittadini e dei suoi lavoratori.

USB Lavoro Privato conferma tutta la contrarietà a un processo destinato a diventare un regalo ad altri gruppi industriali, contrario all'interesse dei lavoratori e a quello dell'intero Paese, spinto solo dal furore ideologico di Ministri in cerca di future poltrone.
Riteniamo che invece questo sia tempo prezioso sottratto alle azioni di risanamento e di rilancio dell'Azienda che riteniamo essere la vera priorità e la grande opportunità per Alitalia e per le sue maestranze.
Ciò anche alla luce degli ultimi studi che confermano ciò che noi ci siamo ostinati a dichiarare da mesi in ogni sede: Alitalia, sgravata degli incredibili extra-costi caricati da una gestione fallimentare, è un Azienda in deciso equilibrio con EBIT positivo, come confermato anche dall'andamento di pochi mesi di gestione commissariale. Altro che le balle che vengono raccontate dal Governo.

Siamo pronti a dimostrare che il vero danno alla collettività e all'economia nazionale sia venuto dalle folli privatizzazioni e dall'aver abbandonato qualsiasi politica di settore, permettendo di depauperare non solo un patrimonio umano e professionale, ma di “trasferire” all'estero pezzi interi di PIL italiano.

Per questo, convinti dell'inutilità di rincorrere tutte le voci sul futuro di Alitalia, ci aspettiamo chiarimenti a breve da parte dei commissari straordinari e continueremo a chiedere a ogni singola forza politica di esprimere la propria valutazione nel merito su un settore strategico come quello del trasporto aereo.


Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato – Trasporto Aereo