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Trieste, servizi educativi: il comune non cambia rotta sulle precarie, ma noi non molliamo

Trieste -

Si è tenuto questa mattina 23 luglio in Prefettura l’incontro delle rappresentanze sindacali con il Sindaco ed il Direttore Generale del Comune di Trieste, convocato dal Prefetto di Trieste su richiesta delle organizzazioni sindacali.

Pur ribadendo l’apprezzamento per l’apertura sulle stabilizzazioni, che viene incontro a una nostra richiesta di lunga data, al Sindaco abbiamo rinnovato la richiesta di rivedere le deliberazioni fin qui assunte dall’Amministrazione nelle parti più penalizzanti per le  lavoratrici precarie e per la qualità dei servizi.


Abbiamo perciò chiesto di bloccare l’efficacia degli atti fin qui approvati e di aprire un confronto vero con l’obiettivo di garantire la stabilizzazione di quanti ne abbiano i requisiti, la continuità lavorativa di tutti gli altri precari e la piena funzionalità e qualità dei servizi, nonché di evitare l’esternalizzazione dei servizi ausiliari. A tal fine abbiamo sottolineato l’imprescindibilità del coinvolgimento urgentissimo della Regione, il cui intervento sul piano normativo risulta essere indispensabile.  

L’Amministrazione comunale ha purtroppo confermato l’indisponibilità a rimettere in discussione le scelte fin qui operate e ad aprire un confronto, affermando anche di aver avuto una interlocuzione con l’Assessore Regionale competente e di essere in attesa di un non meglio specificato  provvedimento  regionale, al quale si adeguerà.  

Allo stato attuale ciò significa molto concretamente che i servizi ausiliari verranno esternalizzati, una ventina di ausiliarie precarie rischiano di restare in strada, mentre anche tutti gli altri precari e precarie esclusi dalle stabilizzazioni e che raggiungono i 36 mesi di servizio non potranno accedere più nemmeno ai contratti a tempo determinato.

A fronte di ciò USB ha immediatamente provveduto a prendere contatti con la Regione per ottenere provvedimenti che assicurino da un lato le risorse finanziare per le stabilizzazioni, e dall’altro garantiscano la continuità lavorativa per tutto il personale che rischia di essere escluso anche dai contratti a termine.

Se l’Amministrazione non cambierà atteggiamento, USB si vedrà purtroppo costretta a breve a indire lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto educativo e scolastico del Comune di Trieste. Questo è l’unica scelta che la Giunta comunale ha lasciato ai lavoratori e alle lavoratrici per tutelare il loro posto di lavoro ed anche la qualità dei servizi stessi.

In ogni caso
NOI NON MOLLIAMO!


USB PI Comune di Trieste