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USB martedì 11 porta in piazza a Roma la protesta del Pubblico Impiego: prorogare tutte le graduatorie, voltare pagina sui rinnovi contrattuali

Nazionale -

La Legge di Stabilità passa all’esame del Senato e l’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego porta in piazza la protesta dei lavoratori pubblici e dei vincitori ed idonei dei concorsi della Pubblica Amministrazione per chiedere la proroga di tutte le graduatorie che scadranno il prossimo 31 dicembre e risorse adeguate per il rinnovo dei contratti per il triennio 2019-2021. All’iniziativa hanno aderito 25 comitati autorganizzati di vincitori ed idonei.

Off limits l’area intorno al Senato, la Questura ha autorizzato un presidio davanti al Ministero per la Pubblica Amministrazione, in Piazzetta Vidoni, a partire dalle ore 14.30. La USB ha chiesto un incontro al ministro Bongiorno ed a tutti i gruppi parlamentari del Senato.    

USB dice no a proroghe selettive, come vorrebbe il ministro Bongiorno, che ha annunciato 450.000 nuove assunzioni nei prossimi anni. Con i 150.000 vincitori e idonei dei concorsi espletati si potrebbe intervenire già dal 1° gennaio 2019, riducendo la grave carenza di personale di molte amministrazioni pubbliche, determinata dal blocco del turn over e dalle operazioni di spending review.

USB dice no tanto allo slittamento dei rinnovi contrattuali, come sembra prospettarsi nelle ultime ore, quanto a stanziamenti contrattuali ridicoli come quelli indicati nella Legge di Stabilità del 2019, sulla quale il governo ha compiuto la scelta gravissima di escludere l’Unione Sindacale di Base dal confronto. I lavoratori pubblici hanno già scontato otto anni di blocco della contrattazione e un contratto per il triennio 2016-2018 che non ha restituito nulla per il passato. È venuto il momento di voltare pagina.


USB Pubblico Impiego