AREA STAMPA

Dipartimento Comunicazione

Tel./Phone:
(+39) 3456712454

Fax:
(+39) 06 54070448

e-mail:
areastampa@usb.it

Roma, via dell'Aeroporto 129

Argomento:

A Natale la tombola delle proroghe selettive nella P.A.: a rischio il destino di 150.000 vincitori ed idonei di concorso

Roma -

Un nutrito gruppo di vincitori e idonei dei concorsi pubblici ha partecipato martedì pomeriggio al presidio organizzato dall’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego per chiedere la proroga di tutte le graduatorie che scadranno il prossimo 31 dicembre. Una delegazione ha incontrato il sottosegretario Mattia Fantinati e il vicecapo di Gabinetto del ministro, Francesco Rana.


La USB ha evidenziato come la grave carenza di personale nelle amministrazioni pubbliche stia mettendo a rischio l’erogazione dei servizi ai cittadini, dopo anni di spending review e blocco del turn over, invitando il governo a prorogare tutte le graduatorie e ad utilizzarle da subito per colmare parzialmente i vuoti in organico, in attesa delle 450.000 nuove assunzioni promesse dal ministro Bongiorno.


Il sottosegretario Fantinati ha annunciato l’intenzione di prorogare in modo selettivo le graduatorie. Da un’intervista pubblicata in data odierna da “Italia Oggi” si apprende che il criterio “selettivo” è legato all’anno di riferimento, ritenendo che il superamento recente di un concorso pubblico consenta a vincitori ed idonei di essere immediatamente inseriti nell’attività delle amministrazioni pubbliche. Non si comprende perché il vincitore di un concorso antecedente al 2014 debba essere considerato obsoleto. Si è di fronte ad una “tombolata natalizia” legata alla fortuna più che al tanto decantato merito.


La USB ha chiesto anche maggiori risorse per il rinnovo dei contratti pubblici in scadenza il prossimo 31 dicembre, evidenziando come quelle stanziate assicurino 16 euro di aumento nel 2019 (compresa la vacanza contrattuale) e circa 20 euro a regime nel 2021. La risposta è stata che a differenza dei precedenti governi la contrattazione non è bloccata. E chi lo firmerebbe un contratto così?


Non c’è certo da gioire e da stappare lo spumante per scelte politiche che, a differenza delle dichiarazioni ufficiali, lasciano trasparire un atteggiamento ostile nei confronti dei lavoratori pubblici, in continuità con il passato. Restano una manciata di giorni per far ricredere il governo sulle proprie scelte.


USB Pubblico Impiego