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Sciopero Ipab venete: USB ricevuta a Palazzo Balbi, legge di riforma da riscrivere

Venezia -

A seguito dello sciopero regionale Ipab venete a cui l’Unione Sindacale di Base ha aderito per supportare le preoccupazioni dei lavoratori, una delegazione di lavoratori e militanti è stata ricevuta nell’Assessorato ai Servizi Sociali.

Abbiamo riportato le nostre critiche alla prossima riforma delle case di riposo, consegnando un documento con punti centrali quali il benessere dei lavoratori, il mantenimento della governance pubblica, la reinternalizzazione del personale in coop, una pressione sul governo nazionale perché il contratto dei lavoratori diventi quello della sanità.


Siamo per il sì ad una fusione ed il no ad una privatizzazione strisciante, il mantenimento di alti standard di assistenza. Siamo stati ascoltati e abbiamo avuto garanzia che la legge 25 di riforma va riscritta tenendo presente queste richieste ed abbiamo avuto interesse alla richiesta di partecipazione a contribuire ad un tavolo di confronto come USB.


Saremo sempre attenti a difendere i cardini del servizio pubblico, anche sostenendo riforme che permettano di vivere ad una rete di servizi di qualità, molto importante per la nostra regione.

Coordinamento Veneto USB Pubblico Impiego

Di seguito il documento.


Alla cortese attenzione
dell'Assessore ai Servizi Sociali Regione Veneto Dr.ssa. Manuela Lanzarin

Oggetto: Riforma delle IPAB, no alla privatizzazione!


Gent.ma Dr.ssa Lanzarin,


la Unità Sindacale di Base in questa giornata di mobilizzazione è a rappresentare i lavoratori delle Ipab della regione e i cittadini veneti che ne usufruiscono. Le consegnamo, con la presente, le preoccupazioni relative ad una riforma delle Ipab che, a quanto si prospetta, potrebbe non tenere sufficientemente in considerazione il grande valore pubblico che deriva da tali istituzioni. La nostra organizzazione ha sempre difeso, e continuerà a farlo, la concezione pubblica di stato sociale, perché riteniamo che solo in questo modo si possano garantire i diritti sanciti dalla costituzione in campo di salute e la dignità degli ospiti di tali strutture.


Siamo tuttavia consapevoli che si debbano migliorare molti aspetti partendo da quello economico elargendo ad esempio finanziamenti pubblici al "pubblico" piuttosto che al privato, migliorare la qualità dei servizi sondando il benessere organizzativo di ciascun ente. Importantissimo sarebbe ovviare alla carenza ormai cronica di personale valorizzando i lavoratori economicamente e parificandoli ai colleghi della sanità. Siamo per snellire la burocrazia ma che non sia il libero mercato a dettare le regole bensì la qualità dell'assistenza e il benessere dell'assistito.


Chiediamo formalmente di essere convocati come O.S. ai futuri tavoli regionali certi di poter dare un utile contributo alla valorizzazione del servizio pubblico.
Di seguito, riassumendo, chiediamo:


- Che tutte le IPAB rimangano pubbliche.
Che vengano reinternalizzati i servizi e i reparti appaltati.
- Che i dipendenti vengano inquadrati nel CCNL sanità.
- Che sia favorito il consorzio o la fusione tra IPAB.
- Che ci sia clausola sociale per i lavoratori in appalto.
- Che la gestione e le decisioni nelle IPAB siano prese dai consigli comunali e non dai C.d.A..
- Che ci sia l'aumento degli stanziamenti per assistenza e disabilità.
Cordiali saluti.



UNIONE SINDACALE DI BASE
Federazione Veneto