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Argomento:

Lunedì 15 sciopero Piaggio, a fianco dei lavoratori lasciati a casa dall'azienda

Roma -

A fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, con contratti a termine, lasciati a casa dalla Piaggio e

abbandonati dai sindacati confederali

Per la chiusura immediata del tavolo di trattativa per il contratto aziendale

Per condividere e presentare una vera piattaforma rivendicativa e mettere in campo una

strategia di lotta in grado di sostenerla

 

Lunedì 15 aprile sciopero!

 

Ieri, dopo un anno e mezzo di “trattativa” i sindacati confederali si sono resi conto

improvvisamente che è solo la Piaggio a dettare le regole per scrivere il nuovo contratto

integrativo. C’è voluto così tanto tempo perchè i sindacati collaborativi si rendessero conto che

Piaggio può dettare le regole in quanto questa “trattativa” è figlia del peggior CCLN della storia dei

metalmeccanici? Oppure perché la piattaforma presentata è assolutamente debole e confusa

oltretutto priva di vera strategia di lotta in grado di sostenerla?

Neanche dopo aver barattato il futuro dei CT sono riusciti ad ottenere qualche briciola.

La Piaggio ha chiesto fin dal primo momento maggiore flessibilità. Era chiaro fin da subito che sul

premio avrebbero puntato sul welfare aziendale e non avrebbero riconfermato le cifre del 2009.

Questo non vuol dire che è impossibile ottenere dei risultati. Questa è semplicemente la

dimostrazione che presentare una piattaforma di questo tipo senza una strategia di lotta non

può che essere perdente. Non può che portare ad un arretramento ulteriore per tutti noi.

Come Unione Sindacale di Base ribadiamo la nostra posizione che è sempre stata coerente e

chiara. Interrompere immediatamente questa falsa trattativa e tornare in fabbrica per condividere

una strategia e una proposta che sia in grado di ottenere dei veri risultati. Dobbiamo tornare a

parlare di premio e non di welfare aziendale e di elemosine. Dobbiamo tornare a parlare di

organizzazione del lavoro. Non possiamo permettere alla Piaggio di farci lavorare il sabato,

durante i picchi produttivi, per poi recuperare nel mesi di fermo attraverso gli ammortizzatori

sociali. Non possiamo permettere che decine di lavoratori con contratti a termine, dopo anni di

lavoro e sfruttamento, siano lasciati a casa.

 

Per il turno di mattina e il turno normale appuntamento ore 9 sotto la mensa 2R. Per il turno di sera sciopero dalle ore 15.