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CHI HA PAURA DELLO SCIOPERO NELLE AGENZIE FISCALI? LE RDB COSTRETTE A REVOCARE LO SCIOPERO DELL'8 APRILE

Roma -

Esasperando i vincoli procedurali della legge 146/90, la Commissione di Garanzia ha imposto alle RdB-CUB la revoca dello sciopero indetto per il prossimo 8 aprile eccependo alcune irregolarità procedurali. Per le RdB-CUB la modalità con cui la Commissione ha agito lascia molte perplessità e legittima più di qualche dubbio. Simili atteggiamenti finiscono per comprimere ulteriormente gli spazi di conflittualità dei Lavoratori e impediscono di fatto l’esercizio del diritto di sciopero.

 

Lo sciopero dell’8 aprile sarebbe stato il momento più alto di un lungo percorso di mobilitazione, avviato nel novembre 2007 contro un rinnovo contrattuale che ha peggiorato la condizione economica e giuridica dei Lavoratori del Fisco aprendo una fortissima “crisi di consenso” verso le scelte concertative che hanno ispirato anche il nuovo Contratto Agenzie Fiscali.

 

La giornata dell’8 aprile era stata inoltre dedicata all’iniziativa “Né corrotti, né fannulloni: in sciopero e al servizio dei cittadini”: in molte città italiane le RdB-CUB avrebbero allestito posti mobili di assistenza fiscale gratuita ai cittadini.

 

“Consideriamo soltanto rimandata la nostra iniziativa, che ha una sua validità a prescindere dallo sciopero che siamo stati costretti a revocare”, dichiara Francesco Serino, dell’Esecutivo nazionale RdB Agenzie Fiscali. “Crediamo sia importante rovesciare l’immagine di corrotti e fannulloni costruita ad arte in questi mesi intorno ai dipendenti pubblici. Per questo, anche senza lo sciopero, rimane la mobilitazione: l’8 aprile si svolgeranno presidi e assemblee nei posti di lavoro per ribadire il no alla pre-intesa che mortifica tutti i lavoratori del Fisco”, conclude l’esponente RdB-CUB.