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LAZIODISU: I LAVORATORI PRECARI IRROMPONO NELLA TRATTATIVA SINDACALE, SI RIAPRE LA POSSIBILITA' DI STABILIZZAZIONE

Roma -

Ieri mattina, 7 aprile, una ventina di lavoratori precari e i delegati sindacali di RdB-CUB di Laziodisu (l'ente per il diritto allo studio universitario del Lazio) hanno fatto irruzione nei locali in cui si teneva una seduta di contrattazione tra la direzione dell'ente e le organizzazioni sindacali per affermare il loro diritto alla stabilizzazione.

I lavoratori sono titolari di un contratto, definito “Cantiere scuola-lavoro” (previsto dalla Legge regionale 29 del 1996) ed hanno effettuato un itinerario di selezione e adeguata formazione che avrebbe dovuto concludersi già dallo scorso anno con la vera e propria assunzione. Lo scorso anno ben due norme di Legge regionale (assestamento di bilancio e la Finanziaria regionale) hanno previsto le risorse - in parte già a carico della regione - per la definitiva stabilizzazione di tutti i cantieristi del Lazio. Alle norme di legge, che permetterebbero di stabilizzare circa 200 cantieristi in carico ai vari enti regionali, non è però conseguito un intervento positivo da parte degli uffici regionali.

A seguito dell'irruzione dei lavoratori, sostenuta dalle RdB-CUB, è stato però possibile raggiungere un primo accordo che prevede l'assunzione dei 20 cantieristi di Laziodisu, che dovrà essere perfezionato entro giovedì prossimo dopo il via libera da parte della Giunta Regionale.

"Anche a Laziodisu, così come accaduto un mese fa all'ARDIS (Agenzia per la Difesa del Suolo), è stato determinante l'intervento diretto dei lavoratori nella trattativa", dichiara Roberto Betti delle RdB-CUB. "L'accordicchio che è stato strappato ieri pomeriggio non rappresenta ancora una garanzia di assunzione e per questo i lavoratori hanno deciso di proseguire la mobilitazione", conclude il rappresentante sindacale.

Al fine di garantire il rispetto degli impegni assunti sia dal Commissario Straordinario e del Direttore di Laziodisu, sia della Giunta Regionale, giovedì mattina, presso la sede di via De Lollis, 24/b a partire dalle ore 2.00 i lavoratori daranno vita ad un presidio, finalizzato anche a sensibilizzare la cittadinanza sull'imminente trasformazione di Laziodisu in Ente pubblico economico.