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CONTRATTO PARASTATO: BRUNETTA CON UNA MANO DA' E CON DUE TOGLIE

Roma -

Il 23 Dicembre si apre all’ARAN il tavolo per rinnovo del Biennio Economico del Comparto Parastato, che il Ministro Brunetta intende chiudere in tempi ristrettissimi. Sul piatto 3,2% di aumento contrattuale, pari a 80 Euro lordi mensili, mentre dal gennaio 2009 agli stessi dipendenti verranno tolti circa 5.000 Euro di salario accessorio per effetto della Legge 133.

 

RdB P.I., insieme Cgil F.P. e Cisal hanno già dichiarato la propria indisponibilità alla firma di questa truffa ai danni lavoratori rinnovo contrattuale. Ma giunge in soccorso un parere del Consiglio di Stato, che cancella le norme già per altro restrittive sulla rappresentatività, stabilite con la L.165 del 2001, e limita alle sole organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative la base di calcolo per il raggiungimento della percentuale del 51% necessaria alla validità degli accordi. In tal modo sarà possibile con le sole firme di CISL e UIL raggiungere la maggioranza del 51%, garantendo così l’approvazione del contratto del Parastato.

 

“Il Ministro Brunetta con una mano dà e con due toglie”, commenta Massimo Briguori, della RdB-CUB P.I. Parastato. “Se da un governo di centro destra, che ha già ammutolito il Parlamento, ci si può aspettare questo ed altro rispetto ai livelli di democrazia, è però impressionante vedere CISL e UIL complici di questo gioco di delegittimazione della rappresentanza sindacale, stracciando i voti espressi democraticamente da centinaia di migliaia di lavoratori con le elezioni della RSU, che concorrono alla definizione della rappresentatività”.

 

“Per tali ragioni la RdB-CUB P.I. si opporrà con tutti i suoi mezzi per impedire un’ulteriore restringimento degli spazi democratici, già resi strettissimi dalle norme previste sulla rappresentatività dei lavoratori”, conclude Briguori.