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RICERCA: PRECARI ISFOL ASSUNTI DOPO MESI DI LOTTA

USI-RDB, UN MODELLO DA REPLICARE IN TUTTI GLI ENTI

Roma -

Trecento precari a tempo determinato dell’ISFOL hanno ottenuto dal Ministero del Lavoro l’assunzione a tempo indeterminato. Per questi lavoratori la lotta inizia era iniziata subito dopo le elezioni, quando i fondi destinati alla stabilizzazione stanziati dalla Finanziaria 2007 vennero sottratti dal provvedimento “taglia ICI”. Subito l’USI RdB Ricerca organizzò la mobilitazione che, continuata per mesi, ha infine condotto ad una nuova pianta organica ed alla imminente assunzione di tutti i precari anziani.

 

“E’ un diritto che ci siamo riconquistati e dopo tante lotte possiamo veramente festeggiare”, commenta Enrico Mari del coordinamento nazionale dell’USI RdB Ricerca. “Queste centinaia di lavoratori, da anni inseriti nelle politiche della formazione, rappresentano un valore aggiunto che produrrà benefici per tutti, specie in questi anni di crisi”.

 

“L’ISFOL non solo assumerà 300 precari storici – prosegue Mari - ma nel 2008 ha convertito a tempo determinato altri 250 lavoratori, eliminando tutte le forme di lavoro nero e divenendo così il primo ente senza contratti falsamente atipici. Ora la nostra battaglia proseguirà insieme agli altri 2000 tempi determinati in stabilizzazione in tutti gli enti, i 3000 a tempo determinato ed i circa 10000 atipici. E la lotta sarà più difficile perché dopo la tempesta autunnale la parola Precario è magicamente scomparsa da tutti i documenti ufficiali di CGIL CISL UIL della Ricerca”.

 

Conclude Mari: “Secondo l’Usi-RdB quello dell’ISFOL è un modello che bisogna replicare in tutti gli enti. E non è un caso che l’USI RdB Ricerca è il primo sindacato dell’ente e tra i precari”.