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L'UNIVERSITA' PUBBLICA NON SI TOCCA: PRESIDIO DI PROTESTA E ASSEMBLEA DAVANTI ALLA CONFERENZA DEI RETTORI

GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE - ROMA, PIAZZA RONDANINI, DALLE ORE 9.00

Roma -

La RdB Università, col sostegno della RdB-CUB Scuola, indice per giovedì 26 novembre un presidio di protesta con assemblea pubblica davanti alla sede della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane a cui parteciperanno i lavoratori e gli studenti.

 

L’iniziativa, che si svolgerà in concomitanza con l’assemblea generale della Crui, intende sollecitare un forte impegno da parte dei Rettori a difesa dell’Università pubblica. In particolare la RdB chiede che l’intero corpo accademico si batta per il rifinanziamento del sistema senza alcuna altra contropartita, a cominciare dal recupero dei tagli della Legge 133/08, e che gli organi accademici e stati generali possano pronunciarsi liberamente sui contenuti del ddl Gelmini.

 

Secondo la RdB, Il DDL Gelmini sull'Università, così come il decreto definito “Salva precari” per la scuola statale e le cosiddette riforme, dal maestro unico a quella della secondaria, sono l’accelerazione del processo di privatizzazione che regala ai privati il controllo del profitto su sapere, ricerca e formazione, cancellando di fatto il diritto sancito dalla Costituzione.

 

La RdB rivendica per l'Università e la Scuola: una riforma condivisa che corregga realmente le storture del sistema formativo delle lauree triennali, che ha causato la dequalificazione dell’istruzione universitaria; il ritiro del DDL Gelmini che getta nelle mani dell’imprenditoria privata il sistema universitario, derubando gli operatori universitari e gli studenti della loro rappresentatività negli Atenei; un piano straordinario di reclutamento per personale tecnico-amministrativo, insegnanti e ricercatori, il cui ruolo è dequalificato dalla precarietà; il rifiuto della finta meritocrazia, che istituisce pochi Atenei d’eccellenza a spese del restante sistema universitario nazionale; corsi universitari, pubblici e gratuiti, di aggiornamento e perfezionamento del personale della scuola pubblica; fermare lo smantellamento dell’Università pubblica per fermare lo smantellamento di tutta la Pubblica Amministrazione.