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UNIVERSITA': RDB PRESENTA EMENDAMENTI AL DISEGNO DI RIFORMA

PER VALORIZZARE IL RUOLO E LA DIGNITÀ DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO E CEL

Roma -

Questa mattina una delegazione della RdB Pubblico Impiego è stata ricevuta dalla 7ª Commissione del Senato. L'audizione ha avuto come oggetto il disegno di riforma dell'Università, il cosiddetto DDL Gelmini, al quale la RdB ha confermato le proprie critiche, ritenendo che tale disegno peggiori nel breve e lungo periodo la condizione e la prospettiva del sistema universitario italiano.

 

La RdB P.I. ha inoltre presentato una serie di emendamenti finalizzati a rivendicare il valore, il ruolo e la dignità del personale tecnico amministrativo e Cel (Collaboratori esperti linguistici), personale che annovera professionalità notevoli nella gestione degli atenei, nel supporto alla didattica e alla ricerca.

 

Tra gli emendamenti proposti, RdB P.I. evidenzia quelli recanti il diritto dei lavoratori tecnico amministrativi alla partecipazione al voto per l'elezione del Rettore e per la presenza dei lavoratori negli organi accademici elettivi come CdA e Senato Accademico; la rimozione dei limiti alle assunzioni del personale tecnico-amministrativo, con il varo di un piano straordinario di riequilibrio che permetta alle autonomie universitarie di adeguare gli organici alle necessità del servizio.

 

Il Senatore Valditara, relatore del DDL, ha prestato attenzione agli emendamenti proposti dalla RdB, ed ha ritenuto di riconvocare le organizzazioni sindacali il prossimo 2 febbraio, alle ore 12.00, per un ulteriore approfondimento.

 

 “Il vero dramma – sottolinea Pietro Di Gennaro, della direzione nazionale RdB P.I.  - è costituito dalle limitatissime opportunità offerte in Italia ai giovani di talento, che grazie al nostro sistema formativo, una volta raggiunti livelli altissimi di professionalità e maturità accademica, sono costretti ad emigrare facendo la fortuna di altri paesi. Questo dato di fatto giustifica e rende praticabile ogni nostra rivendicazione sindacale di riforma strutturale, una riforma vera che sappia stabilizzare, allargare e gratificare l’ossatura che tiene in piedi l’Università italiana attraverso il lavoro del personale tecnico amministrativo, bibliotecario e degli insegnati madrelingua sottoinquadrati come CEL”, conclude il dirigente RdB.