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CATASTO DEGLI INCENDI: PERCHÉ NON SI RICORRE ALL'AGENZIA DEL TERRITORIO?

L’Agenzia dispone già del Catasto edilizio urbano e di quello dei terreni

Roma -

Con gli incendi che purtroppo anche questa estate hanno martoriato il nostro paese è venuta alla luce la difficoltà di molti Enti locali ad elaborare una mappatura delle aree andate in fumo. A questo proposito il Ministro degli Interni Giuliano Amato ha sollecitato i Prefetti a farsi carico della realizzazione del catasto delle aree incendiate.

 

“Siamo amaramente sorpresi che di fronte ad una vicenda così grave per il Paese, i nostri rappresentanti non considerino che lo Stato ha al suo interno un istituto chiamato Agenzia del Territorio, che ancora oggi gestisce e il Catasto edilizio urbano e il Catasto terreni”, dichiara Stefania Lucchini dell’Esecutivo nazionale RdB-CUB Agenzie Fiscali, a margine del convegno “Gestione del Catasto ai Comuni per l’equità fiscale”,  organizzato oggi dall’ANCI Toscana.

 

“L’Agenzia del Territorio, in collaborazione con gli Enti locali, potrebbe svolgere quella funzione di coordinamento che rappresenti la sintesi della gestione del Catasto fabbricati e terreni a livello nazionale, come le RdB-CUB da tempo propongono”, continua Lucchini. “Invece si continua ad insistere sull’operazione di assegnare il Catasto ai Comuni, ma se solo ci si addentrasse in un discorso di equità fiscale si capirebbe che si tratta di una strada fallimentare”.

 

Infatti, in base a calcoli realizzati dal Polo catastale di Monza (e resi noti in un precedente convegno dell’ANCI a Milano) i costi di gestione annuale del Catasto da parte dei Comuni ammontano a 2,43 Euro per cittadino, mentre gli stanziamenti a livello nazionale sono solo di 0,50 Euro: uno sbilanciamento tale dal far saltare il patto di stabilità o da far aumentare la pressione fiscale sui cittadini?

 

“In considerazione del fatto che il 70% Comuni hanno finora appaltato persino la riscossione dell’ICI, e tenendo conto degli enormi passi avanti compiuti in questi anni dal Catasto, non si comprende perché i Comuni non vengono stimolati a convenzionarsi gratuitamente per 10 anni con l’Agenzia del Territorio, come previsto dal DPCM del 14 giugno 2007”, conclude la rappresentante RdB-CUB.