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10mila volte: Brunetta dimettiti!

I cittadini ed i lavoratori pubblici mandano un segnale forte a Draghi, al Governo ma soprattutto a Brunetta e ai suoi commensali

10.000 firme in 24 ore sulla nostra petizione sono un fatto politico del quale il governo non può non tenere conto

Roma -

Se, finora, risultava abbastanza chiaro a tutti il disprezzo per i dipendenti pubblici -alias fannulloni- del Ministro Brunetta da oggi le migliaia di adesioni in poche ore  alla petizione on line lanciata da USB PI che ne richiede le dimissioni, certificano, anche attraverso puntuali commenti, cosa pensano le lavoratrici e i lavoratori pubblici del ministro della funzione pubblica.

Ritenuto inadeguato al ruolo ricoperto, incompetente per la funzione che è stato chiamato a svolgere, lesivo della dignità della PA, istillatore d’odio nei confronti dei pubblici dipendenti.

Un quadro desolante per un ministro che, appena 20 giorni fa, ha inviato, violando peraltro gli indirizzi di posta privata, 3milioni e 200 mila letterine digitali alle lavoratrici e ai lavoratori della PA per tessere le lodi del suo operato, magnificare il cambiamento  e la digitalizzazione ed offrire grandi opportunità di formazione.

Brunetta si scaglia contro il “bipolarismo bastardo”, parlando di futuri scenari politici del Paese, ma qui di  bipolare al momento c’è solo la visione che il Ministro restituisce all’esterno dei dipendenti pubblici, apostrofati alla bisogna come fannulloni o come volto della Repubblica.

Le lavoratrici e i lavoratori della PA non sono né l’uno e né l’altro ma sono invece consapevoli della funzione sociale che svolgono quotidianamente  per i cittadini nel garantire servizi pubblici e welfare e orgogliosi di essere uno dei pochi argini alle disuguaglianze sociali che il governo Draghi, anche grazie al contributo del ministro Brunetta, sta contribuendo ad acuire.

D’altra parte il Ministro non deve avere  grandi estimatori neanche dentro la compagine di governo, a giudicare dalle numerose adesioni alla petizione arrivate da deputati ed ex ministri.

Noi continueremo sulla strada della difesa e del rilancio del welfare, della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della PA, della garanzia di accesso e qualità dei servizi ai cittadini con buona pace di   Brunetta e dei suoi commensali Cgil, Cisl e Uil.

Qui la petizione https://chng.it/fppXPXpMQW