118: USB, PER SALVARE IL SERVIZIO OCCORRE SUBITO CAMBIARE ROTTA
Consegnati ieri otto suv nuovi fiammanti ai direttori delle Centrali Operative del 118 per Roma e provincia: “ma a Ciampino e Fiumicino le automediche adibite al soccorso rimangono ancora quelle del 1998 - denuncia Cristina Girardet , sindacalista dell’Unione Sindacale di Base - sono vecchie, inadatte, senza airbag e con un sistema frenante privo di ABS”.
“Queste nuove jeep per i soccorsi in zone impervie - prosegue Girardet - dal costo complessivo di circa 500.000 euro, dovrebbero sostituire i pick up acquistati nel 2006, praticamente mai usati per il servizio di emergenza e che attualmente fungono da auto di servizio per i dirigenti. La cosa singolare è che per questi mezzi è stato anche richiesto il finanziamento regionale a copertura del 50% della spesa. Al contrario, in sostituzione dei mezzi obsoleti della provincia di Roma, è stata consegnata una sola nuova automedica ad Ardea”.
Incalza la sindacalista: “Purtroppo, come già denunciammo a gennaio, questa direzione del 118 sembra più occupata a mantenere se stessa che ad occuparsi della buona gestione del servizio. Da allora le cose non sono cambiate affatto e la situazione è andata peggiorando. La carenza di personale è diventata insostenibile e, nonostante le numerose richieste di trasferimento di personale da altre ASL a cui nessuno dà il nulla osta, stanno per chiudere diverse ambulanze del 118 per mancanza di infermieri, come ad Ostia, Bracciano, Acilia, mentre gli autisti verranno mandati in ferie d’ufficio o spostati dalla propria sede di lavoro”.
Ricorda la delegata USB: “Proprio l’altro giorno il sindaco Marino ha visitato la postazione del 118 Briziarelli, nel quartiere di San Basilio, in quel momento era chiusa per mancanza di personale, che è stato però prontamente recuperato da una sede vicina per presidiare l’evento”.
“Abbiamo apprezzato il gesto e le parole del sindaco, che ha anche saputo riconoscere la cattiva qualità di gestione della precedente amministrazione, ma vorremmo che si smettesse di nascondere la polvere sotto il tappeto e che al più presto si affrontassero i nodi centrali del 118, un servizio che deve essere adeguato alle necessità degli utenti e dignitoso per chi ci lavora”, conclude Girardet.