27 febbraio: mobilitazione nazionale dei lavoratori migranti. Ora basta, non possiamo più aspettare: presidi alle Prefetture ed al Ministero degli Interni
USB lancia una giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori migranti per il 27 febbraio, con presidi davanti alle prefetture di tutta Italia. A Roma, alle ore 15:00, saremo in Piazza Esquilino, con richiesta di incontro al Ministero degli Interni.
Lo scorso Venerdì 14 si è tenuta, online, una partecipatissima assemblea dei lavoratori migranti, con centinaia di persone collegate che hanno denunciato la situazione le gravi violazioni dei diritti che a migliaia subiscono quotidianamente nei centri di accoglienza, nei luoghi di lavoro e negli Uffici Immigrazione. Allo stesso modo lo sono le condizioni di precarietà e sfruttamento in cui vivono molti migranti, costretti a sopravvivere tra lavoro nero, mancanza di accesso ai servizi essenziali e attese infinite per il rilascio dei documenti.
USB e le comunità dei lavoratori migranti, insieme alle organizzazioni ed alle realtà solidali, chiedono con forza la regolarizzazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici migranti.
Secondo i dati ufficiali, al 1° gennaio 2024 si contano in Italia 5,3 milioni di stranieri residenti, pari al 9% della popolazione. I migranti svolgono un ruolo cruciale in settori strategici come agricoltura, edilizia, servizi alla persona e ristorazione, ma continuano a essere trattati come un mero problema di ordine pubblico.
Le politiche migratorie italiane, di governi di destra come di centrosinistra, hanno determinato l'invisibilità di migliaia di persone che oggi sono in attesa di una risposta, impossibilitate a ottenere una residenza, un conto bancario o l’accesso ai servizi sanitari.
Il 27 febbraio scenderemo in piazza in tutto il Paese per esigere un cambiamento reale: non possiamo più aspettare. È il momento di agire per una società più giusta e inclusiva.
Per adesioni e contatti scrivere ad usb@usb.it