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Vigili del Fuoco, a Torino non tutte le "Caselle" sono a posto: mezzi fuori uso, organico tagliato, personale non formato

Torino -

Come ormai tutti sanno il 16 settembre 2023 è un giorno nefasto. L’incidente aereo di Caselle dove ha perso la vita la piccola Laura, ha segnato in maniera indelebile la sua famiglia con le bruciature sulla pelle e con il dolore immenso che porteranno per sempre con loro. A questo dolore si unisce USB VVF che è vicina alla famiglia distrutta nell’incidente, alla quale va tutta la nostra vicinanza ed il cordoglio per la perdita della figlia. Sul posto, come in tutte le disgrazie del nostro Paese, sono intervenuti gli “angeli del soccorso”, come tanto amano chiamarci i vari giornalisti. In questo caso è intervenuto il distaccamento Aeroportuale di Torino Caselle, ed è il momento di accendere i riflettori su: chi sono, quanti sono e come sono costretti a lavorare.

La sede dei Vigili del Fuoco è ubicata in un edificio degli anni ‘80 di proprietà della Sagat, la società di gestione dell’aeroporto torinese. Ospita un contingente di circa 80 lavoratori suddiviso su quattro turni H24, 365 giorni all’anno. Appena si entra ci si rende conto che è un edificio fatiscente dove da decenni non si effettua manutenzione. I muri sono lerci, addirittura affumicati dalla fuliggine dei motori dei mezzi e le infiltrazioni d’acqua non si contano più. In servizio ci dovrebbero essere 14 unità per garantire un operatore in sala operativa; 3 squadre con mezzi aeroportuali DragonX6, DragonX8  ed altri; un’autobotte o una quarta squadra di soccorso a seconda delle esigenze; un mezzo ASA di soccorso per il trasporto di tutte le attrezzature indispensabili al soccorso; un mezzo tipo pick-up per il Capoturno dal quale si dovrebbe coordinare le operazioni di soccorso dei Vigili del Fuoco e degli altri Enti.

I DragonX6 e X8 hanno un’età vicina ai 25 anni e cadono letteralmente a pezzi. Alcuni mesi fa a un DragonX8 si è spaccato un giunto sferico Uniball del pistone idraulico che sterza le ruote. Solo il caso ha voluto si rompesse a “passo d’uomo”. Se fosse capitato durante un’operazione di soccorso, con velocità che vanno oltre i 100 km/h, sarebbe avvenuto un disastro. Il mezzo DragonX8 giace in autorimessa da quel giorno in attesa non si sa bene di cosa.

Il mezzo ASA, che è fondamentale per trasportare l’attrezzatura di soccorso e per evacuare i passeggeri in caso d’incidente aereo, è rotto da oltre un anno e ancora non siamo certi se verrà mai riparato. Mancano i soldi! Così in sostituzione c’è un piccolo camioncino simile a quello dei surgelati della Bo-frost cosiddetto APS Canter. Peccato che in questo mezzo non si riesce a caricare nemmeno una minima parte delle attrezzature indispensabili al soccorso. Queste sono riposte da più di un anno sugli scaffali di un magazzino; inutile riportare quante volte è stato richiesto dalla nostra organizzazione sindacale la sostituzione del piccolo mezzo con un'autopompa più grande, capace di caricare l’attrezzatura necessaria. Superfluo sottolineare che le richieste sono rimaste inascoltate.

Da mesi ormai uno dei mezzi in partenza DragonX6, il VF20000, è sprovvisto dell’apparato radio per problemi di impianto e non viene riparato. Per sopperire a tale mancanza si usano radio portatili che causano enormi difficoltà di comunicazione con la torre di controllo e con la Sala Operativa VF. Inutile sottolineare che anche queste richieste di ripristino continuano a non avere risposte.

A questo si aggiunge il solerte dirigente che confonde il distaccamento aeroportuale di Caselle per il contenitore di tutti i vigili neo-assunti che, loro malgrado, non hanno nessuna esperienza operativa. Oltre a loro ha convogliato nella stessa sede tutti i Capo Squadra appena nominati provenienti da ogni parte d’Italia, spesso con nessuna esperienza in ambito aeroportuale: senza formazione, tantomeno senza la minima idea di cosa fare in caso di intervento.

Solo pochi giorni addietro, il 29 e 30 agosto, è stata effettuata un’ispezione da parte di due tecnici che effettuano audit in ambito aeroportuale e dal direttore dell’URACA, assieme al funzionario VF responsabile dell’aeroporto. In questo frangente sono emerse gravi criticità fra cui l’assenza di manutenzione ai mezzi aeroportuali; la mancanza di formazione del personale VF che vi presta servizio. Orientativamente ci aggiriamo intorno a percentuali che sfiorano il 60/70% di personale completamente ignaro di come effettuare il soccorso in caso di intervento e di tante altre problematiche.

Già così il quadro è assai raccapricciante, ma siccome al peggio non c’è mai fine, il Dirigente ha pensato bene di ridurre dal 6 febbraio 2023 l’organico in servizio da 14 a 12 unità. Così facendo impedisce ai Capo Turno di avere una squadra in più. Questa poteva essere mandata per scopi formativi nelle infrastrutture aeroportuali, come ad esempio gli impianti BHS; nell’aerostazione ed in altre zone lontane dalla sede al fine di avere piena padronanza e conoscenza di dove sono collocati gli impianti e di avere cognizione degli innumerevoli rischi all’interno dell’aeroporto. Prendendo questa decisione impedisce anche la corretta formazione del personale presso il simulatore senza che venga sguarnito il distaccamento ovvero, in caso di intervento, di disporre di un'autobotte da 27000 litri di acqua per rifornire i mezzi durante le operazioni di spegnimento. Ma non solo, si impedisce anche di accompagnare al presidio di pronto soccorso un eventuale collega infortunato (come già accaduto), nonché di fatto si impedisce di usufruire dei permessi retribuiti poiché si rimarrebbe sempre con un numero insufficiente di personale presente in servizio.

Di fatto i lavoratori dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Caselle sono trattati alla stregua della spazzatura da parte di quest’Amministrazione sorda e cieca. Un’Amministrazione capace solo di tagliare e accollare al personale operativo le inefficienze e le omissioni, con gravi ripercussioni sulla qualità del servizio fornito.

Provate solo ad immaginare di sostituire il velivolo delle Frecce Tricolori MB339 con un aereo di linea Boeing 737-800 con 180 passeggeri a bordo. Cosa sarebbe successo e come avrebbero dovuto operare gli “angeli del soccorso”?

USB dice basta a questa follia e chiede l’immediata revoca della D.D.S. 66/41 del 03/02/2023, ripristinando l’organico del distaccamento a 14 unità. Richiede inoltre l’immediata riparazione di tutti i mezzi fuori servizio, il ripristino dell’impianto radio del mezzo DragonX6 VF20000, richiede che non si utilizzi personale neoassunto o Capo Squadra di nuova nomina provenienti da altri comandi, ma che si utilizzi personale esperto e formato come previsto dalle normative europee EASA.

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF