Il 14 settembre 2016 moriva alla GLS di Piacenza Abd Elsalam.

Un morto PER il lavoro, schiacciato da un TIR durante uno sciopero indetto per richiedere la stabilizzazione di lavoratori precari.

Un morto PER il lavoro in un magazzino in cui si facevano lavorare in nero i facchini e quando questi chiedevano di essere regolarmente assunti venivano cacciati in strada.

Un morto PER il lavoro in un impianto in cui chi scioperava si trovava ad accoglierli i caporali con le mazze da baseball in mano.

Abd Elsalam non è però morto inutilmente.

La strada per portare rispetto e dignità nel lavoro è ancora lunga, ma il cammino è iniziato grazie al suo sacrificio, con il suo martirio.

Il suo esempio è stato interiorizzato da una leva di delegati sindacali nel nome di un protagonismo rivolto ad ottenere miglioramenti per tutti, nel nome di un sindacalismo di classe e solidale, coerente, onesto, conflittuale, che rivendica non privilegi per pochi, ma miglioramenti per tutti.

Abd Elsalam ha dato la vita per difendere lavoratori precari, lui che aveva il "posto fisso".

In ogni sciopero, in ogni vertenza, in ogni conquista dei lavoratori della logistica c'è la sua presenza, il suo sguardo dolce, la sua determinazione.

Nel suo ricordo imperituro troviamo la forza di lottare per osare vincere.

I suoi fratelli e le sue sorelle di USB Logistica.