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Abruzzo: insediamento nuovo Comitato Regionale di Coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, USB chiede azioni più incisive e concrete

L'aquila -

Il 22 Luglio, convocata dall’Ass.re alla Salute Dott.ssa Nicoletta Verì in qualità di Presidente, si è tenuta la riunione di insediamento del nuovo Comitato regionale di Coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro come previsto dall’ex art. 7 del Dlgs N 81/2008.

Nel comitato sono presenti, tra gli altri, anche l’Ass.re regionale con delega al lavoro On. Tiziana Magnacca, Il responsabile del dipartimento Sanità Regionale dott. Claudio D’Amario, l’INAIL, i dirigenti degli SPSAL e quelli degli ITL.

Alla riunione hanno partecipato le OOSS invitate, tra queste l’USB rappresentata dal Coord. Regionale USB lavoro privato Abruzzo e Molise Romeo Pasquarelli, e le varie Organizzazioni rappresentative delle parti datoriali.

All’ODG il Piano regionale della prevenzione 2021-2025 con una relazione sulle iniziative realizzate nel 2023 e la descrizione di quelle messe in campo nell’anno 2024.

Tale Organo è importante ma abbiamo fatto notare che le meritorie iniziative messe in campo sulla prevenzione non possono essere risolutive per ridurre i disastrosi dati sulle morti, sugli infortuni e le malattie professionali che pongono la nostra regione tra le più esposte del paese secondo i dati INAIL.

Abbiamo rinnovato la richiesta di un urgente intervento per potenziare gli organici, non solo numericamente, degli enti di controllo, in particolare degli SPSAL che fanno capo alle ASL territoriali, che non riescono a sopperire ai loro gravosi compiti. Naturalmente abbiamo fatto presente che da tempo abbiamo proposte concrete in materia di cui la Regione Abruzzo è ampiamente a conoscenza e che ad oggi non abbiamo riscontri in merito.

Sui rischi dovuti all’emergenza climatica apprezziamo la delibera regionale che impone lo stop al lavoro in ore particolarmente calde della giornata per i settori agricoltura e edilizia, anche se tardiva rispetto ad altre regioni, ma abbiamo sottolineato come il problema investa anche tanti altri settori e che sarebbe sufficiente far rispettare quanto prevedono gli art. 63-64-181-182 e allegato 4 del Dlgs 81/2008 oltre alle circolari dell’Ispettorato Nazionale del lavoro del 2021 e del 2022 e la nota INPS “Worklimate” del 2022, che prevedono l’obbligo delle aziende di mettere in campo azioni di prevenzione come aumento delle pause di recupero fisiologico, impianti di raffrescamento, aree climatizzate per il recupero psicofisico, organizzazione del lavoro che permetta di lavorare in ore meno calde, ecc.

L’USB da anni ha fatto della sicurezza sul lavoro un tema prioritario e la proposta di legge sull’omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime, depositata in parlamento, ne è la testimonianza così come da sempre chiede di riscrivere il sistema degli appalti e subappalti che incide pesantemente sulla sicurezza e salute dei lavoratori e che una delle componenti che determina le quotidiane morti/omicidi che si verificano nel nostro paese.

L’altro tasto dolente, quello delle malattie professionali riconosciute dall’INAIL, è una conseguenza delle condizioni di lavoro che sono peggiorate sempre più nel tempo e che sono anche sottostimate, così come per gli infortuni, perché i lavoratori rinunciano anche a denunciarle per questioni burocratiche o possibili ritorsioni a cui potrebbero andare incontro tenendo conto della elevata precarietà presente nel mondo del lavoro.

L’USB ritiene che le moderne e complesse metodologie di lavoro aumentano significativamente l’esposizione dei lavoratori a patologie e che i controlli e le contromisure debbano essere stringenti anche in ottica di preservare l’occupazione messa in pericolo dalla meccanizzazione e digitalizzazione dei sistemi di produzione, e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e l’introduzione di un salario minimo possono incidere notevolmente anche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tante prerogative non competono a questo Organo ma noi ci teniamo a ribadirlo in ogni occasione che non bastano proclami e formazione per debellare una carneficina che non si attenua nel tempo ma peggiora sempre più.

Il comitato verrà riconvocato a settembre, vista la decisione dell’Assessore Verì di intensificare gli incontri per aumentare il confronto utile alla ricerca di soluzioni, ed in quella circostanza continueremo a sollecitare interventi che possono migliorare la situazione perché, come spesso accade nel nostro paese, ci si accorge dei problemi solo quando si manifestano nella loro gravità mentre andrebbero affrontati con anticipo per prevenire.

 

FEDERAZIONE USB ABRUZZO E MOLISE