Nella giornata di martedì si è svolto presso lo stabilimento siderurgico triestino l’attesissimo incontro di presentazione del nuovo soggetto (ICOP), che come previsto dall’accordo di programma per la chiusura dell’area a caldo e la riconversione “green” della Ferriera di Trieste, andrà a rilevare e successivamente potenziare tutta l’attività logistica in partnership con Acciaierie Arvedi che oggi controlla al 100% attività ed aree.

Questa operazione importantissima di rilancio dell’occupazione e delle aree dismesse dallo stabilimento è legata alla sdemanializzazione e demanializzazione delle aree nonché al passaggio delle concessioni per le operazioni portuali dalla controllata Arvedi a ICOP. Passaggio che era stato garantito per aprile.

In questo incontro sono mancate del tutto le risposte sul piano di utilizzo delle aree, del personale e dei successivi e necessari investimenti alla partenza vera e propria delle operazioni portuali. I soggetti aziendali intervenuti al tavolo hanno sostanzialmente palesato la loro impossibilità a dare risposte a causa – a loro dire – di un’inerzia istituzionale nei passaggi burocratici necessari all’avvio degli investimenti e delle attività di ICOP.

Per USB tale fatto è preoccupante e gravissimo: sia per il continuo rimpallo di questi mesi tra azienda e istituzioni firmatarie dell’accordo di programma, sia perché è stato sostanzialmente dichiarato una dilazione di 60-90 giorni, che per i lavoratori sono giorni di Cassa Integrazione in più.

Come USB rivendichiamo con forza la necessità che tutti i soggetti coinvolti agiscano affinché si velocizzi l’iter burocratico e chiediamo al più presto al Presidente della Regione FVG (indicato come commissario per la realizzazione dell’accordo di programma di convocare le parti sociali al fine di chiarire la situazione e di intervenire rapidamente nell'interesse delle maestranze e della città di Trieste.

USB Federazione di Trieste

Trieste 14-4-2021