Acciaierie d’Italia Genova: ferie o cassa? I lavoratori non sono un bancomat
Negli ultimi giorni abbiamo riscontrato che l’azienda continua a marcare cassa integrazione sulla richiesta ferie o permesso dei singoli lavoratori con l’effetto di scaricare impropriamente sull’INPS il costo della sospensione e di negare ai lavoratori un loro diritto.
Ricordiamo che la legge e la giurisprudenza della Cassazione (tra cui le sentenze n. 1233/2013 e n. 19466/2016) stabiliscono chiaramente che:
“Prima di attivare la cassa integrazione, l’azienda deve consentire la fruizione delle ferie maturate, salvo casi di emergenza o sospensioni imprevedibili.”
Non è questo il caso: la sospensione produttiva era programmata e prevedibile, e quindi i lavoratori hanno tutto il diritto di utilizzare le proprie ferie prima del ricorso alla CIG.
Marcare cassa quando ci sono ferie disponibili significa aggirare la norma e spostare il costo sui contribuenti, mentre i lavoratori continuano a perdere salario e accumulare ore di sospensione.
USB denuncia questo uso improprio della cassa integrazione e chiede all’azienda di:
• riconoscere la volontà dei lavoratori di fruire delle ferie maturate;
• rettificare le richieste ferie convertite in cigs;
• rispettare il principio di trasparenza e correttezza nella gestione della CIG.
USB ha segnalato la situazione all’Ispettorato del Lavoro e all’INPS per le verifiche del caso.
I lavoratori non sono numeri né bancomat per coprire scelte aziendali discutibili.
Le ferie sono un diritto!
USB Acciaierie D’Italia Genova
 
							     
					 
							 
							 
							 
        						