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Alitalia, piano assunzioni ITA unilaterale e non trasparente: Cigs fino al 2025 per recuperare al lavoro tutti i dipendenti

Nazionale -

Si è tenuta oggi una riunione al Ministero del Lavoro alla presenza dei Commissari Straordinari di Alitalia e dei funzionari dei ministeri Lavoro e Infrastrutture e Trasporti per l’esame congiunto della domanda di proroga a settembre 2022 della Cigs per i dipendenti delle aziende del Gruppo Alitalia in AS.

Nonostante le nostre sollecitazioni, l’atteggiamento del Ministero del Lavoro è stato quello di tentare una trattativa fuori da ogni contesto dello spezzatino di una compagnia aerea con 10.500 dipendenti. Ciò sta avvenendo a causa di un piano industriale disastroso, con il governo che di fatto continua volutamente a ignorare che ITA procede con un piano di assunzioni di scelta unilaterale e non trasparente, basato per tutti i dipendenti, ma soprattutto per il personale navigante, su un metodo di selezione aperto al pubblico da zero, che non identifica con precisione il numero dei reclutati provenienti dal gruppo Alitalia Sai in AS, e pertanto molti degli attuali dipendenti potrebbero restare nel bacino della cassa a zero ore.

Per USB il Ministero del Lavoro non può proporre un anno di Cigs per poi vedere come evolve il mercato delle assunzioni in ITA, come se si trattasse di una qualunque delle proroghe fatte in questi anni, soprattutto senza chiedere conto al resto del governo del perché si procede a questa operazione ITA con tali, pesantissime ricadute occupazionali.

Sul tema NewCo abbiamo sollevato dubbi di tenuta tecnica dell'intera operazione e abbiamo cercato di capire l'esito dell'offerta, stante la discutibile "congruità" avanzata per il ramo Aviation pari a 100 milioni di euro. 

La disponibilità del Ministero del Lavoro ad approfondimenti per arrivare a una copertura nell’arco di piano richiesta da tutti i soggetti presenti, deve contemplare il recupero al lavoro di tutti i dipendenti. È stato anche richiesto un approfondimento tecnico sulle modalità applicative nelle varie aree produttive: Aviation, Maintenance ed Handling per verificare in quei rami d’azienda l’applicazione dell’ammortizzatore sociale, sapendo che questi dovrebbero avere contratti di servizio con ITA. Le modalità applicative della Cigs in questi settori, quindi, potrebbero essere differenti dagli esuberi del ramo Aviation. Il fermo operativo è previsto dopo il 14 ottobre.

Tutte le sigle sindacali hanno richiesto che la durata della nuova Cigs sia almeno collegata al piano industriale di ITA, e cioè sino a fine 2025, per far sì che tutti i dipendenti siano richiamati al lavoro. A questo proposito è indispensabile il mantenimento di licenze, abilitazioni e certificazioni, nonché un progetto di riqualificazione del personale tecnico di terra e di volo.

Il Ministero, preso atto delle richieste, non ha assunto l’impegno a portare avanti il lavoro sui temi sopracitati e ha aggiornato il confronto alle prossime giornate. Saranno aperti a brevissimo incontri tecnici in sede aziendale, dato il calendario stringente imposto da ITA sul tavolo della procedura, di cui daremo tempestiva informazione.

 
USB Lavoro Privato