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ALITALIA: USB, DIMISSIONI FANTOZZI NON PROVOCHINO ULTERIORI DANNI A LAVORATORI

Roma -

“Non intendiamo entrare nel merito delle ragioni che hanno portato Augusto Fantozzi a dimettersi da Commissario straordinario della vecchia Alitalia. Riteniamo invece importante mettere in chiaro che tali dimissioni non debbono in alcun modo provocare ulteriori danni ai lavoratori”, così Francesco Staccioli, dell’Esecutivo nazionale USB Lavoro Privato.

 

“Ricordiamo – precisa Staccioli – che a quasi 4 anni di distanza dal decreto di commissariamento, nessuno dei circa 20.000 lavoratori ex Alitalia, siano essi licenziati, messi in cassa integrazione o assunti in CAI, ha potuto accedere ad un Euro dei propri crediti e  del proprio TFR maturato, bloccati ancora in una procedura fallimentare senza fine”.

 

Prosegue il rappresentante USB: “Non sono state inoltre ancora chiarite le eventuali responsabilità dei precedenti amministratori delegati di Alitalia SpA, nominati dai governi di entrambi gli schieramenti, che hanno gestito l'ex compagnia di bandiera italiana negli anni che hanno preceduto il fallimento del 2008. Vale la pena ricordare che questo fallimento ha prodotto danni economici di miliardi di Euro e la perdita di migliaia di posti di lavoro, tutto poi scaricato sulle spalle della collettività, mentre questi amministratori sono usciti con liquidazioni milionarie e la concessione delle manleve da parte dell'azionista di maggioranza”.

 

“Ci auguriamo dunque – aggiunge Staccioli - che le dimissioni di Fantozzi non comportino in alcun modo né ulteriori beffe per i lavoratori, i quali non possono accettare altri ritardi nell'erogazione dei loro legittimi crediti, né intralci alle indagini in corso rispetto all'operato delle precedenti dirigenze Alitalia. Il fallimento di Alitalia e la successiva rinascita di CAI hanno già significato una pagina nera per il lavoro in questo Paese per poter accettare ancora danni di sorta”, conclude il rappresentante USB.