ALITALIA: USB, FORTE PREOCCUPAZIONE SU POSSIBILE SVENDITA
L’USB Traporto Aereo riafferma la sua preoccupazione per il futuro di Alitalia e di migliaia di lavoratori a fronte delle dichiarazioni di Alexandre de Juniac, CEO di Air France, che annuncia un disimpegno dalla ricapitalizzazione se il piano industriale non verrà impostato secondo i criteri richiesti dalla compagnia francese.
Sono altresì inquietanti le osservazioni dell’AD di Banca Intesa, Carlo Messina, che esprime preferenze sulle alleanze senza avere una visione delle prospettive di potenziamento reale dell’azienda.
Secondo De Juniac, serve una “riduzione del medio raggio e una stabilizzazione del lungo raggio”. Air France evidentemente segue le proprie necessità, ipotizzando un partner ridotto a vettore regionale, poiché non prevede il recupero delle rotte redditizie del lungo raggio. Questa appare più come una svendita che una soluzione di rilancio per Alitalia.
Il piano industriale non è ancora stato presentato e se, il 16 novembre, Air France dovesse rinunciare alla ricapitalizzazione, la situazione potrebbe diventare pesantissima.
Troppi attori sembrano molto concentrati a “non perdere” oppure a “spendere di meno” sulla pelle di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. Per questo motivo, se lo Stato non prenderà in mano il destino della compagnia si assumerà la responsabilità per la perdita di ulteriori 10.000 addetti in questo settore.
Secondo l’USB Traporto Aereo è prioritario stabilire un piano di sviluppo industriale nell’ambito di un progetto complessivo, che ridisegni le politiche dell’intero settore e che stabilisca regole decidendo alleanze internazionali complementari alle caratteristiche della compagnia italiana.