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Alitalia, USB: la newco pubblica è soltanto il primo passo

Nazionale -

Dopo aver reclamato la nazionalizzazione di Alitalia come fatto strategico per il trasporto aereo fin dal commissariamento del 2017, USB oggi prende atto positivamente del riferimento contenuto nel decreto “Cura Italia” per la costituzione di una newco pubblica nella quale trasferire i compendi aziendali del Gruppo Alitalia Sai in AS inclusa Cityliner.

Un atto a nostro avviso dovuto in un momento del genere, indispensabile alla luce dell'evidente fallimento delle privatizzazioni tentate fin dal 2008, in cui possiamo vedere uno sforzo da parte del governo. Questa decisione avviene in ritardo, dopo aver sprecato tempo e risorse preziose e in un contesto di crisi drammatica e senza precedenti di tutto il trasporto aereo mondiale, proprio in un momento in cui Alitalia sta dimostrando a tutto il Paese l’importanza del servizio pubblico mentre altri vettori sono scappati a gambe levate.

La lettura del testo del decreto lascia aperti i dubbi e le preoccupazioni rispetto le modalità e gli strumenti che saranno utilizzati per gestire il travaso del personale, degli aerei e degli altri compendi dalle attuali aziende alla nuova compagnia pubblica, a partire dalla chiusura del bando di vendita che sarebbe dovuto scadere oggi. Così come le risorse definite, tra l’altro destinate anche ad altre realtà dell’intero comparto, sono insufficienti a garantire un futuro industriale.

Prendiamo atto anche del finanziamento di 200 milioni al fondo di solidarietà del trasporto aereo, di cui però verificheremo la tenuta alla luce della fortissima pressione creata da decine di migliaia di cassaintegrazioni che si stanno attuando nel settore in questi giorni. 

Proprio in un momento di forte emergenza come questo sarebbe un altro errore enorme se questa operazione fosse pensata per “passare la nottata”: sarebbe solo un altro spreco di soldi. Dobbiamo fin da subito rimarcare le condizioni essenziali per garantire un futuro a un vettore nazionale italiano dentro questo mercato, una volta che l’emergenza da Covid-19 sarà terminata:

- sviluppo attraverso la revisione della flotta e il rilancio delle lavorazioni interne incluse quelle da reinternalizzare, quindi il mantenimento dell’unicità aziendale

- revisione di tutti i meccanismi di alleanza finora dimostratisi letali per Alitalia

- riforma complessiva dell'intero sistema di regole che finora hanno distrutto il trasporto aereo nazionale.

Il primario obiettivo è il trasferimento e la salvaguardia di tutta l’occupazione, senza dimenticare quei lavoratori già vittime delle crisi industriali a partire da Airitaly ai quali va data una prospettiva concreta. Prospettiva che deve essere data a tutti i lavoratori del trasporto aereo in forte difficoltà in questo momento. Un impegno che è stato assunto dallo stesso governo nei confronti dell’intera platea del lavoro in Italia.

Un percorso complicato, tutt’altro che scontato e sul quale USB manterrà alta l’attenzione affinché non siano commessi gli stessi macroscopici errori del passato.Alitalia e le sue maestranze hanno dimostrato di esserci in un momento drammatico per il Paese. Sarebbe inaccettabile non cogliere quest’opportunità, nell’interesse di tutti.

 

18 marzo

 

Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato – Trasporto aereo