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Alla Camera dei Deputati ennesimo rinnovo dell’appalto dei servizi, USB: è giunta l’ora di internalizzare

Roma -

In questi giorni è stato rinnovato l’appalto per la gestione amministrativa dei servizi all’interno della Camera dei Deputati. Un appalto, a nostro avviso, di intermediazione di lavoro, in cui l’azienda assegnataria non spende un euro per il rischio di impresa, per la logistica, per i materiali e soprattutto per la formazione professionale dei lavoratori e delle lavoratrici. Gli stessi lavoratori che, negli ultimi 20 anni, sono stati progressivamente demansionati e sottopagati, costretti a contratti part-time, ad una gestione dei turni, degli straordinari e del lavoro supplementare assolutamente opaca.

Benché USB abbia più volte denunciato le condizioni di precarietà dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti in questo appalto, la Camera dei Deputati non solo non si è mai espressa, ma, al contrario, ha usato questi lavoratori specializzati per coprire i buchi del personale interno facendogli svolgere costantemente mansioni notevolmente inferiori.

Durante questo anno di emergenza sanitaria, l’azienda aggiudicatrice dell’appalto, da anni sempre la stessa, ha usufruito degli ammortizzatori sociali per i lavoratori costretti a rimanere a casa, mentre ha continuato a incassare lauti emolumenti dalla committente, che a sua volta ha fatto lavorare il personale della Camera in modalità smart working benché il lavoro fosse lo stesso.

Lavoratori che da 20 anni sono perfettamente integrati nei servizi della Camera dei Deputati, seduti alle stesse scrivanie dei dipendenti interni e trattati come invisibili entità lavorative, prima come lavoratori interinali, poi come dipendenti di una ditta da anni vincitrice di un appalto sui generis.

USB ritiene che l’internalizzazione dei servizi e dei lavoratori sia l’unico processo che vada attuato per dare finalmente dignità ai lavoratori e alle lavoratrici che da anni svolgono un lavoro pubblico, le cui condizioni lavorative ed economiche peggiorano di volta in volta, lasciando loro immutato il carico di lavoro in un limbo indefinito di professionalità, affinché la precarietà e l’instabilità lavorativa non rimanga consuetudine. 

 

USB Federazione di Roma

USB Lavoro privato

 

Roma 22-3-2021