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Appello USB Livorno: venerdì 8 settembre ore 11:30 presidio alla Prefettura contro il taglio al Reddito di Cittadinanza e per il salario minimo

Livorno -

Venerdì pomeriggio si è svolta, presso la sede USB di via Cestoni, una partecipa assemblea convocata dopo la decisione del governo di tagliare il Reddito di Cittadinanza ad oltre 160 mila percettori. Nei prossimi mesi ci sarà un'ulteriore taglio che interesserà 300 mila famiglie.

La questione del reddito è per noi strettamente legata al tema dei bassi salari, alla ricattabilità sui posti di lavoro e al lavoro povero in generale.

L’assemblea di venerdì lancia un appello a tutta la cittadinanza, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai comitati, ai collettivi e alle forze politiche per un presidio cittadino contro la decisione del governo di tagliare il Reddito di Cittadinanza e il fondo per gli affitti e la morosità incolpevole; per l’introduzione di un salario minimo e per una legge contro gli omicidi sul lavoro.

È stato sufficiente un sms per avvisare 169.000 nuclei familiari, corrispondenti a 250.000 persone, che questo sarebbe stato l’ultimo mese di fruizione del Reddito di Cittadinanza. E da gennaio stessa sorte toccherà ad altre 350.000 persone.

Con la fantasiosa narrazione della “occupabilità” il governo Meloni ha deciso di far sprofondare nel baratro della povertà circa 700.000 persone tra disoccupati ma anche tra lavoratori e lavoratrici che con il RdC potevano integrare il salario, eliminando così quel minimo strumento di tutela che per qualche anno ha consentito di fronteggiare il progressivo peggioramento delle condizioni della fascia più debole della società.

Il governo che sostituisce il rinnovo dei contratti con bonus e mancette di vario tipo, il governo che sostituisce il Reddito di Cittadinanza con una vergognosa social card, prosegue la sua guerra contro i poveri. Mentre i profitti delle banche raddoppiano, l’Ocse certifica che il nostro è il Paese dove si registra il più forte calo dei salari e i prezzi dei beni di prima necessità continuano a rendere sempre più complesso soddisfare i bisogni primari. È l’ortodossia liberista della quale questo governo è un perfetto interprete.

Ventitremila sms recapitati in Toscana! Con più di 20mila persone su un totale di 53mila percettori che non avranno più diritto ad alcun sostegno secondo le stime dell’Irpet, mentre gli altri dovranno essere presi in carico dai carico dai servizi sociali dei comuni e dai centri per l’impiego che già lamentano l’insufficienza di risorse determinati con i tagli del governo centrale!

Sono migliaia i nuclei familiari nella provincia di Livorno che rischiano di rimanere senza alcun sostegno!

Rispondiamo all’ennesimo attacco ai poveri del Governo Meloni!

USB Livorno