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ArcelorMittal, incontro al Mise: molti annunci, zero fatti

Roma -


Incontro interlocutorio, anzi inconcludente, dal quale si evince una situazione di questo tipo: una multinazionale arrogante nei confronti di tutti, senza esclusione di colpi, un Governo debole senza punti di forza, che annuncia svolte, ma prende tempo mostrando di avere poche idee, anche confuse, che dice di non condividere gli atteggiamenti della multinazionale, ma nei fatti li finanzia.

Per noi questo è un modello di fare politica ormai superato, che prende tempo, non dà risposte su nessuna delle questioni poste in evidenza, ma solo contentini a parole.

Il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti ha parlato di ulteriori esuberi dalla platea ArcelorMittal, ha insieme definito lungo il percorso di transizione, e dichiarato l’obiettivo dell’assorbimento di tutte le unità lavorative. Ma come?

Attraverso le parole dei vari ministri coinvolti, si cerca di raccontare una favola, infarcita di probabilità e condizioni, ma non vi è al momento nulla in termini  di chiarezza sugli obiettivi di fondo.

Altro annuncio: il Governo ha avviato una interlocuzione con Regione e Comune per “allargare gli orizzonti a Taranto”, e per dare una risposta alla problematica ambientale, ma ignoriamo cosa significhi in concreto, quali siano le strade che intende percorrere e soprattutto quali politiche di superamento degli esuberi vuol mettere in campo.

Sui licenziamenti, la presenza di Riccardo Cristello oggi sotto la sede del Mise è stata simbolo di tutte le ingiustizie che i lavoratori subiscono quotidianamente.

La richiesta dell’USB è quella di allontanare ArcelorMittal ed il suo Ad Lucia Morselli, avviare subito un confronto con il presidente del cda di Acciaierie D’Italia Franco Bernabè, aprire col Governo un ragionamento sulle misure di sostegno che, alla luce dei fatti, sono argomento centrale. 

Il Governo ha dichiarato, anche se in maniera molto generica, che potrebbe anticipare l’ingresso nello stabilimento come socio di maggioranza in modo da influire in maniera più incisiva sulla gestione, che oggi mostra palesemente tutti i suoi limiti. Unica nota positiva la conferma da parte del ministro Orlando riguardo la trattativa ben avviata con la Regione Puglia in merito ai LPU per gli ex Ilva in As da allargare poi ad altri lavoratori.

USB non ha intenzione di abbassare la guardia, consapevole del sacrificio che i lavoratori stanno facendo in questo particolare momento e sempre più convinta della necessità di ripartire dalle esigenze delle persone, dei lavoratori come della comunità intera.

Sasha Colautti USB Nazionale

Franco Rizzo Coordinatore provinciale USB Taranto