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Autoparco il faldo. Stipendi a rischio, sciopero e lavoratori sul tetto. Ottenuto l'anticipo della cassa integrazione. Usb: serve una ricollocazione del personale

Roma -

Tiene ancora banco, purtroppo, la vertenza dei lavoratori in appalto presso il piazzale di logistica auto il Faldo a Collesalvetti. Dopo l’annuncio di alcuni licenziamenti la società che gestisce la carrozzeria e la preparazione aveva optato per una proroga della cassa integrazione straordinaria, attraverso la mediazione del Prefetto e della Regione, ma senza anticipare gli stipendi. Una NON soluzione in quanto in questo modo tutti i lavoratori sarebbero rimasti senza retribuzione per tre mesi e per giunta alla vigilia delle feste Natalizie. Dopo un anno di cassa integrazione a zero ore applicata senza il rispetto della rotazione.
Dopo la rottura delle trattative, proprio sulla questione anticipo degli stipendi, questa mattina i lavoratori della Quickpoint sono tornati in sciopero con presidio davanti ai cancelli. Due di loro hanno deciso di arrampicarsi sul tetto degli uffici e sulla copertura in ferro all’ingresso mentre lunghe file di camion iniziavano a formarsi lungo il parcheggio.
Dopo una lunga e difficile trattativa i lavoratori hanno finalmente ottenuto quanto richiesto. La cassa integrazione sarà rinnovata e gli stipendi anticipati dall’azienda.
Per USB è sicuramente un buon risultato, ottenuto grazie alle iniziative di lotta e con il sostegno delle istituzioni, ma è solo un primo passo.
E' necessario arrivare ad una soluzione definitiva che, qualora nel reparto specifico dovesse perdurare questa fase di crisi,  non potrà che passare da una ricollocazione del personale all’interno del piazzale.
Da quando il nuovo padrone (XCA della famiglia Conti con sede a Torino) ha acquisito il sito di logistica Auto Il Faldo a Collesalvetti, è iniziata una vera e propria strage tra licenziamenti e tagli al personale.  Parliamo di uno dei piazzali più grandi di Europa. Prima è toccato alla società di movimentazione interna. I primi 15 licenziamenti.  Poi a quella di movimentazione esterna, altri 20. Per poi arrivare alla società che gestiva la portineria. Altri 6.  Infine la carrozzeria e il PDI cioè la preparazione delle auto per le concessionarie.
Adesso i lavoratori hanno deciso di dire basta. Nessun posto di lavoro dovrà essere ulteriormente perso.
L’ammortizzatore sociale può essere utile solo per tamponare una situazione emergenziale che andrà affrontata complessivamente il prima possibile.

Ringraziamo tutti i soggetti che hanno sostenuto e stanno sostenendo la vertenza. A partire dal Prefetto, l’assessore comunale di Collesalvetti Daniele Rossi e l’unità di crisi della regione Toscana.

Usb Livorno