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Cassa integrazione Acciaierie d’Italia, USB: atto gravissimo di chi ha sottoscritto l’accordo, subito incontro al Mimit o sarà mobilitazione

Roma -

Atto gravissimo quello con cui alcune sigle sindacali certificano, per poche centinaia di euro, moltissimi esuberi strutturali. Si assumono una responsabilità pesante dal momento che la firma certifica l’esclusione dei 1600 lavoratori ex Ilva in Amministrazione Straordinaria oltre al serio rischio di ulteriori esuberi, generando un grandissimo rischio di disordini sociali.

Quattro giorni di intensa trattativa, andata avanti ieri fino a notte inoltrata, e ripresa oggi alle 12.30 per finire alle 17.00, non sono serviti a nulla. Abbiamo scelto di non firmare, mantenendo fede alla parola data.

La dottoressa Piccirilli ha dichiarato, durante la riunione ministeriale, che a seguito di un accordo tra Commissari e Arcelor Mittal sottoscritto il 4 marzo 2020 i lavoratori Ilva in As sono fuori dal perimetro aziendale. Quantomeno va riconosciuta alla controparte l’estrema chiarezza dimostrata, dopo ben tre anni in totale assenza di risposte.

Qualora i sindacati rivendicassero la validità dell’accordo del 6 settembre 2018 sul rientro dei lavoratori in As, Arcelor potrebbe rinunciare all'impegno sottoscritto il 4 marzo e fuoriuscire dalla società. Dopo dichiarazioni  ufficiali di questo tenore, sottoscrivere l’accordo sarebbe stato un delitto imperdonabile contro tutta la classe operaia.

E invece abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso e poco edificante con la sottoscrizione di un verbale in cui l’azienda non si è scostata dalla posizione presa nel primo incontro. Chi ha firmato ha accettato un pesante compromesso in cambio di briciole.

Nonostante i 680 milioni gentilmente “offerti” dal Governo con il nuovo decreto, non si è mai parlato di investimenti e di piano industriale, unico argomento è stato il rinnovo della cassa integrazione straordinaria.

Per questo motivo, siamo stati fermi sulla nostra posizione e abbiamo fino alla fine ribadito la volontà di non firmare un nuovo corso di cassa integrazione per i lavoratori dei vari stabilimenti del gruppo. 

  • Nessuna notizia sul piano industriale; 
  • Nulla sulla applicazione, per il personale Adi Genova, dell’accordo di programma;
  • Nessuna risposta anche sulla mancata corresponsione ormai dal 2020 del Premio di Risultato;
  • Nulla su integrazione salariale o maturazione altri istituti.

Parte ora una richiesta di incontro urgente al Mimit per fare chiarezza una volta per tutte sugli accordi nascosti tra Governo, Commissari e socio privato sui lavoratori Ilva in As.

Ci sarà una dura risposta con lotta e mobilitazione per difendere i posti di lavoro e il futuro di migliaia di famiglie che vengono barbaramente barattati da qualcuno per poche decine di euro. 

Coordinamento nazionale USB Acciaierie d’Italia