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Argomento:

CCNL Funzioni Locali: qualcosa per pochi, niente per tutti gli altri. Sarà un autunno molto caldo

Roma -

Continua la trattativa per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Locali e si prosegue, come al solito, con poche proposte scritte da parte dell'ARAN soprattutto per quanto riguarda la parte economica.

  • Per la parte normativa viene introdotto il riconoscimento del “tempo di vestizione” per i profili sanitari e socio-assistenziali, riconoscimento obbligatorio a fronte di molte cause vinte e peraltro già introdotto nel CCNL Sanità.

  • Vengono presentate come “conquiste” istituti normativi già riconosciuti ad esempio la fruizione dei 3 giorni (o 18 ore ) per motivi personali e familiari senza presentazione di giustificativo o come l'esonero del periodo di prova per il passaggio tra aree e la sospensione del periodo di prova in caso di malattia. Insomma chiarimenti e nulla più.

  • Nulla invece per quanto riguarda il riconoscimento del buono pasto e pagamento dei consumi delle utenze in smart working.

  • Nulla anche per la riqualificazione dei profili sanitari e sociosanitario, educatori, assistenti sociali

  • Nessuna vera soluzione per la categoria A.

  • Viene introdotta l'area delle elevate professionalità, come per il CCNL Funzioni Centrali, demandando alla contrattazione aziendale la definizione.

  • Nulla vi è sul riordino della disciplina del lavoro in turno degli agenti della Polizia Locale nei giorni festivi infrasettimanali e sul diritto al buono pasto dei lavoratori in turno, come riconosciuto anche da una sentenza della Cassazione.

Anche il nuovo “sistema di classificazione del personale” si riduce ad un cambio di nome (non ci saranno più le fasce A-B-C-D) lasciando gli stessi meccanismi all’interno delle nuove macroaree. Il problema del mansionismo (dipendenti che fanno di fatto mansioni superiori) viene vergognosamente “superato” prevedendo che all’interno della macro area si potrà/dovrà fare di tutto.

Viene tolto ulteriore spazio alle RSU prevedendo gli Organismi Paritetici in tutte le amministrazioni con più di 100 dipendenti (prima era 300).

E per la prima volta dopo molti incontri finalmente si è parlato di soldi. Si parla di un incremento salariale medio di 4,51% inglobando anche l'elemento perequativo che già era in busta paga (che non sarà più erogato).

In sintesi gli incrementi stipendiali previsti sono:

  • funzionari ad elevata qualificazioni da 72,80 € a 102,50 €
  • istruttori (ex cat. C) da 66,90 € a 77,50 €
  • operatori esperti (ex cat. B) da 59,30 € a 69,90 €
  • operatori (ex cat. A) da 56,10 € a 61,40 €

È bene ricordare che i rinnovi contrattuali sono fatti sulla base dell'IPCA, indice che non tiene conto dell'inflazione determinata dall'aumento dei prodotti energetici.

Ora con un'inflazione che già era stata innescata dalla crisi economica determinata dalla pandemia e con la guerra in Ucraina si va velocemente verso un'inflazione strutturale e a doppia cifra che andrà a sterilizzare l'irrisorio aumento stipendiale. Gli aumenti sono sotto gli occhi di tutti: luce + 90%, gas +90%, benzina +30%, farina +20%, latte +10%….

Inflazione che inciderà pesantemente anche sui bilanci degli Enti Locali che, ricordiamo, sono ancora sottoposti al cappio dei vincoli di bilancio imposti in Costituzione e con circa il 40% degli enti, soprattutto al Centro Sud, già in dissesto economico o con pesantissimi piani di rientro economico che hanno di fatto congelato i bilanci e saranno impossibilitati a reperire nuove risorse per il contratto decentrato.

L’economia di guerra (spese militari piuttosto che spese per lo Stato Sociale e per gli stipendi), la pandemia e l’inflazione ormai oltre 8% stanno massacrando i nostri redditi.

Dalle dichiarazioni dell'ARAN si vuole chiudere il contratto entro il 5 agosto, ma gli aumenti e gli arretrati arriveranno nelle tasche dei dipendenti a fine anno.

Cgil Cisl Uil e Csa firmeranno nel silenzio più assordante senza nessun percorso di approvazione da parte dei lavoratori (neanche farlocco).

Approfondiremo e informeremo le/i lavoratrici/lavoratori in merito ai contenuti del nuovo CCNL e comunque daremo battaglia nei posti di lavoro con i nostri RSU per strappare condizioni migliorative contro verticismo e discrezionalità!

La parola passa ora ai lavoratori. Abbandonare Cgil Cisl Uil non è più rinviabile.

USB vi dà appuntamento in autunno. Un autunno che sarà molto caldo.

 

USB Pubblico Impiego - Funzioni Locali

Roma 28-7-2022