CCNL Porti: niente è immutabile, uniti si vince! Assemblea nazionale portuali il 23 novembre a Genova
Dopo la conduzione grottesca da parte delle sigle firmatarie della consultazione nei vari porti sull'ipotesi di rinnovo del CCNL e le assemblee tenute da USB a Genova, Livorno e Trieste, abbiamo raccolto tramite i nostri delegati e simpatizzanti i dati disponibili su come fossero effettivamente andate le votazioni (dove le hanno veramente fatte).
Questi sono i dati che siamo riusciti a mettere insieme e ve li riportiamo esattamente come li abbiamo segnalati alle stesse segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil, alle associazioni datoriali e al ministero dei trasporti:
GENOVA: Unico porto con votazioni in tutte le aziende e verbali pubblici: su 2035 aventi diritto – 1437 votanti di cui 452 SI (31,45%) – 922 NO (64,16%) e 61 Astenuti (4,24%).
TRIESTE: Nessuna votazione organizzata, solo assemblee per aziende e nessun verbale pubblico, solo un messaggio sui social nel quale viene riferito di un risultato congiunto nei porti di Trieste/Monfalcone di 274 SI – 116 NO e 14 Astenuti.
Da lavoratori e nostri delegati presenti alle 3 assemblee indette nelle società ALPT, Adriafer congiunta con PTS e TMT i risultati sarebbero di 52 favorevoli e 167 contrari, superando di gran lunga i 116 NO totali riportati. Nella società SAMER DFDS risulta abbia vinto a larga maggioranza il SI ma senza dati disponibili, mentre nel porto di Monfalcone risulta nessun verbale e un’unica assemblea per tutto il porto con 80 SI - 6 NO e 10 Astenuti.
LIVORNO: Nessuna votazione organizzata, solo assemblee per azienda e nessun verbale pubblico; dai dati pubblicati sui social si evince solo che su 1387 aventi diritto avrebbero votato a favore del CCNL 241 (il 17,4% degli aventi diritto); per il resto ci sono solo altri dati contraddittori su votanti, contrari e astenuti.
GIOIA TAURO: non risulta siano state fatte votazioni o tenute assemblee di cui sia stata comunicazione pubblica.
PALERMO: Idem come a Gioia Tauro
SALERNO: Idem come a Gioia Tauro
CIVITAVECCHIA: Nessun verbale pubblico, si sono tenute due assemblee nella società art.17 CPC con 9 presenti su 240 aventi diritto e la società art.16 CILP di cui non abbiamo precise notizie se non il fatto che sia andata quasi deserta.
Al momento non abbiamo ancora riscontri negli altri porti italiani, ma riteniamo già indicativo quanto proviene dai maggiori porti riportati sopra.
Dai dati che abbiamo potuto mettere insieme, risulta innanzitutto evidente la smentita dell’approvazione a “larga maggioranza” tra i portuali dell’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale, come invece comunicato dalle segreterie nazionali nella lettera prima richiamata.
USB ha aderito all’accordo interconfederale del 10 gennaio 2014 e ritiene inaccettabile che l’approvazione di un CCNL possa essere condotta con queste modalità: addirittura in modo diverso a seconda dei porti in cui si svolgeva, senza un regolamento pubblico e portato a conoscenza dei lavoratori e lavoratrici coinvolti, impedendo in molti porti la corretta partecipazione al voto, con una trasparenza a dir poco discutibile e senza alcun riscontro ufficiale.
È evidente che tutto questo sia inaccettabile ed è ancora più grave il fatto che le segreterie abbiamo comunicato alle Aziende che l'accordo è passato a "larga maggioranza", mentre dall'altra parte si annunciano rivolte sociali contro i salari che non bastano più.
Lo abbiamo già detto: la questione non è sorprendersi di queste cose, ma se i portuali italiani sono disposti a tollerare tutto questo, se dai porti del nostro Paese possa davvero partire la rabbia contro l'ennesimo episodio di quella moderazione salariale che sta impoverendo i lavoratori italiani da 30 anni.
23 novembre 2024 dalle ore 11.00 presso il CAP di Genova
Assemblea Portuali con delegazioni dai porti italiani.
Niente è Immutabile - Uniti si Vince