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Civitavecchia: vertenza Petroli Investimenti, lavoratori in presidio permanente. No esternalizzazioni e licenziamenti

Civitavecchia -

È cominciato venerdì 29 mattina a Civitavecchia il presidio permanente dei lavoratori dei depositi di “Petroli  Investimenti” del Gruppo Ludoil, organizzato da USB per rispondere immediatamente ad un’improvvisa cessione di ramo d’azienda che, esternalizzando alcuni importanti servizi, mette di fatto a rischio i diritti e la sicurezza occupazionale di 6 operai, tutti iscritti alla nostra organizzazione sindacale.


Una decisione aziendale sconcertante, inaccettabile e che ha quasi il sapore della vendetta antisindacale. Nei mesi scorsi infatti, nonostante le forti resistenze aziendali, l’USB è riuscita ad entrare e poi a rafforzarsi all'interno dei depositi costieri di Ludoil riuscendo a strappare in poco tempo l'ampliamento dell'organico delle due società del gruppo che operano nei siti di Civitavecchia (So.De.Co. e Petroli Investimenti), il pieno rispetto del contratto nazionale e il riconoscimento di significativi elementi a carattere economico. Risultati importanti e che sembravano presagire l’inizio di relazioni industriali finalmente più distese e basate sul reciproco riconoscimento tra le parti. Purtroppo, non è stato così: la doccia fredda di un’esternalizzazione pretestuosa e che mette addirittura fuori dalla società sei unità operative anche a fronte della carenza d’organico che si riscontra da tempo nei depositi di Civitavecchia, lo dimostra senza ombra di dubbio. Fortunatamente, nonostante i giorni di festa, la risposta dei lavoratori non si è fatta attendere. L’assemblea operaia riunitasi nei giorni scorsi ha infatti deciso all’unanimità di attivarsi immediatamente organizzando un presidio permanente davanti ai cancelli di uno dei depositi cittadini. Così, grazie alla tempestività e alla determinazione dell’iniziativa di questi lavoratori è stato possibile strappare un primo importante risultato: dopo un'iniziale e quasi prevedibile atteggiamento di chiusura, l’azienda, messa sotto pressione dalla contestazione, ha infatti fissato un incontro per il prossimo 3 gennaio. La mobilitazione, tuttavia, non si fermerà e andrà avanti comunque fino a quando l’azienda non ritirerà questa inaccettabile procedura di esternalizzazione e fino a quando non verrà rispettato ogni singolo lavoratore.


USB Lavoro Privato
Civitavecchia