COMUNE DI ROMA: LE EDUCATRICI DI NIDI E MATERNE PORTANO LA LORO PROTESTA IN CAMPIDOGLIO
Lunedì 8 ottobre presidio in via dei Fori Imperiali, ore 15.00
Assemblea presso la sala del Carroccio in Campidoglio ore 16.00 - 18.00
La partecipatissima assemblea che il 2 ottobre scorso ha visto circa 1000 educatrici sotto le finestre dell’assessore alle Politiche Educative e Scolastiche, ha deliberato di proseguire nella mobilitazione.
Lunedì 8 ottobre le educatrici, di ruolo e precarie, dei nidi e delle materne del Comune di Roma daranno vita ad un presidio in via dei Fori Imperiali, per poi riunirsi nuovamente in assemblea presso la sala del Carroccio in Campidoglio. Le lavoratrici, dopo essersi visto negato l’ incontro richiesto con l’assessore capitolino Maria Coscia, chiedono ora l’attenzione del sindaco Veltroni sulle problematiche da loro poste.
Innanzi tutto la precarietà: nelle sole scuole materne le precarie a chiamata giornaliera ammonterebbero a circa 600 unità (una stima probabilmente per difetto), mentre quasi altrettante sono le precarie nei nidi. Vi è inoltre un vasto uso di part-time al 50%, con retribuzioni in conseguenza molto ridotte, ed un ritardo nella stabilizzazione sancita con gli accordi del novembre 2006, già insufficienti a sanare la piaga precariato.
Ma le lavoratrici si oppongono anche alla sistematica demolizione delle strutture pubbliche a vantaggio del privato, con l’applicazione delle logiche di mercato sulla pelle dei bambini: le diminuzioni di organico e delle supplenti fanno sì che nelle scuole si fatichi a mantenere le figure di riferimento o a lavorare in piccoli gruppi; mentre per i diversamente abili non c’è una copertura totale dell’insegnante su tutto l’orario di permanenza a scuola del bambino. Intanto enormi somme (oltre 3 milioni di Euro l’anno + IVA, rivalutabili ogni anno per 25 anni) vengono assegnate ai privati per gestire i nidi nei prossimi anni con la formula del project financing.
In questo panorama, che vede precipitare i diritti e la dignità delle educatrici, le RdB-CUB, che al Comune di Roma sono da tempo a fianco delle lavoratrici, rivendicano la riapertura della Contrazione Decentrata, la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi, il diritto ad un lavoro dignitoso, rispettato e riconosciuto, il ripensamento rispetto a tutte le politiche di esternalizzazione dei servizi.