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Contro l’attacco alle pensioni e al reddito di cittadinanza USB Livorno occupa la sede Inps e aderisce alla manifestazione di sabato 13 novembre “No Carovita Day”

Livorno -

Contro la riforma delle pensioni, contro l’attacco al reddito di cittadinanza, per l’approvazione del salario minimo a 9 euro netti l’ora per legge.
 

No al preavviso sui controlli. basta furbetti delle imprese private che ottengono aiuti statali senza averne diritto per un ammontare di oltre 1 miliardo .

Questa mattina lavoratori e lavoratrici, disoccupati, percettori di RDC e pensionati iscritti e iscritte a USB e Federazione del Sociale hanno occupato pacificamente la sede INPS di Livorno chiedendo un incontro urgente con la dirigenza territoriale.

Al termine di una mattinata che ha visto alcuni momenti di tensione quando diverse pattuglie di polizia e carabinieri sono intervenute, gli occupanti rimasti sul tetto sono scesi pacificamente e si è svolto subito dopo un confronto con la dirigente provinciale Lucia Terrosi, alla quale la delegazione presente ha chiesto di farsi portavoce, con la dirigenza INPS nazionale, delle preoccupazioni diffuse nel nostro territorio.
 

Vogliamo ringraziare i dipendenti e le dipendenti INPS di Livorno per aver compreso le ragioni della protesta nonostante le modalità che sono state scelte e ringraziamo anche il nostro delegato sindacale che è riuscito a gestire al meglio i (pochi) momenti di tensione che ci sono stati. 

Di seguito il testo del volantino che abbiamo distribuito.

Ormai è chiaro a tutti l’attacco feroce che il governo Draghi ha deciso di lanciare contro la classe lavoratrice del nostro paese. Così come è chiaro quali sono gli interessi che l’esecutivo ha deciso di tutelare. 
 

Innalzamento dell’età pensionabile, sospensione del tavolo ministeriale sul salario minimo, cancellazione parziale del reddito di cittadinanza in un momento di forte crisi e aumento dei prezzi dei beni primari, meno controlli alle imprese che nella maggior parte dei casi risultano irregolari. Di fronte a questo scenario chi ancora spera di vedere le organizzazioni confederali indire mobilitazioni generali nel paese è rimasto ancora una volta deluso. 
 

NON SONO I LAVORATORI CHE SCARSEGGIANO MA GLI SCHIAVI CHE SONO DIFFICILI DA TROVARE
 

Nelle ultime settimane stiamo assistendo ad una offensiva feroce contro il reddito di cittadinanza. Imprenditori e politici continuano a ripetere che questa misura non favorisce il lavoro. E allora come mai, ci chiediamo, quando vengono pubblicati dei concorsi anche per poche decine di posti (anche a grandi distanze dai luoghi di residenza) arrivano migliaia e migliaia di richieste? Forse perché il lavoro che vorreste farci accettare a tutti i costi è come al solito sottopagato e con livelli di sfruttamento altissimi? Quante aziende si rivolgono ai centri per l’impiego per assumere?
 

SERVE SUBITO UNA LEGGE SUL SALARIO MINIMO A 9 EURO NETTI L’ORA
 

Per contrastare lo sfruttamento selvaggio sul lavoro e i salari da fame. Oltretutto in un momento in cui i prezzi dei beni primari sono schizzati alle stesse
 

SERVE SUBITO UNA RIFORMA DELLE PENSIONI

Che permetta di andare in pensione nei giusti tempi (come nel resto di Europa) e con cifre dignitose per tutti
 

L’Unione Sindacale di Base Livorno, in continuità con il percorso di lotta iniziato con lo sciopero generale dell’11 ottobre e la prima manifestazione di fronte alla Prefettura il 28 ottobre aderisce e invita i propri iscritti e le proprie iscritte a partecipare alla manifestazione cittadina “No Carovita Day” di sabato 13 novembre. Una mobilitazione che, per quanto ci riguarda non deve entrare in contraddizione con le sacrosante e legittime critiche nei confronti dell’istituzione del “Green Pass” sui luoghi di lavoro. Il 4 dicembre parteciperemo alle manifestazioni nazionali contro le politiche del Governo Draghi 


USB Livorno